Chievo-Lazio, inseguire l'obiettivo riscatto: tre punti dopo il ko nei playoff di Champions

Chievo-Lazio, inseguire l'obiettivo riscatto: tre punti dopo il ko nei playoff di Champions
di Emiliano Bernardini
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Domenica 30 Agosto 2015, 06:44 - Ultimo aggiornamento: 18:48
C'è una stagione da difendere, perché nulla è perduto. L'addio alla Champions è una ferita che va rimarginata in fretta, la rabbia non deve trasformarsi in depressione ma in carburante per infiammare nuovamente i tifosi. Pioli e la squadra si sono confrontati in settimana per affrontare al meglio la trasferta di Verona. Il mercato e le scelte sbagliate della società non devono destabilizzare il gruppo, che lo scorso anno è stato il vero segreto di una Lazio che ha chiuso al terzo posto in classifica. Ripartire è la parola d'ordine a Formello: «Pretendo il riscatto. Contro il Chievo voglio una vittoria. Giovedì avevamo un po' la testa bassa, ma da ieri ho visto la giusta reazione» le parole di un Pioli molto concentrato. Il vento di critiche che è soffiato forte nei giorni scorsi su tecnico e squadra non ha minato le certezze, anzi: «Bisogna avere l'obiettività di giudicare con serenità quello che si vede. Non siamo contenti, è chiaro. Un giorno sei un fenomeno, il giorno dopo un pirla. Non siamo ancora pronti per certi livelli, però ci possiamo arrivare per gradi. E' giusto dire che l'anno scorso siamo partiti con la Lazio nona in campionato, in un anno abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Questa esperienza ci aiuterà nella crescita, ora dobbiamo fare un'altra grande stagione».

VOGLIA
C'è voglia di rialzare immediatamente la testa per dimostrare che questa squadra può dire la sua in campionato nonostante i pronostici non siano certo favorevoli. Ripetere la scorsa stagione sarà complicato ma è doveroso provarci perché la Lazio vuole restare in pianta stabile nelle zone alte della classifica. Dalla società non sono arrivati i giusti rinforzi e così come accade ormai da diversi anni l'allenatore e i giocatori dovranno rimboccarsi le maniche per non naufragare dopo un inizio di stagione a dir poco turbolento. Litigi e malumori vanno messi da parte, serve un pronto riscatto dopo la buia notte di Leverkusen. Pioli conosce bene i suoi ragazzi, li ha guardati negli occhi uno ad uno e da loro ha avuto conferme: «Abbiamo preso una brutta botta. Ora o ci piangiamo addosso o ci rimbocchiamo le maniche e ripartiamo. E io ho visto la seconda cosa. Dobbiamo mettere in campo il carattere».
SI TORNA A 4
Non ci sta a farsi appiccicare addosso l'etichetta di perdente, il tecnico biancoceleste vuole dimostrare di avere tutte le credenziali per fare bene anche quest'anno. Ha riportato entusiasmo, gioco e soprattutto è riuscito a riempire nuovamente lo stadio. E così a chi gli chiede se questa sia la sua stagione più difficile lui risponde sicuro: «Conosco gli onori e gli oneri del mio lavoro. Bisogna dimostrare tutti i giorni, mi sto impegnando più e meglio di prima. Anche questa stagione deve essere positiva». Le critiche più forte sono arrivate per la sua scelta di schierare la difesa a tre, oggi si torna a 4. Qualche cambio ci sarà ma non certo per punire chi ha giocato peggio. Il giovane Hoedt preferito sia Gentiletti sia a Mauricio. Anderson verso un'altra panchina al suo posto, come contro il Bologna Kishna partirà dal primo minuto. In cabina di regia ci sarà Cataldi. Contro il Chievo vietato sbagliare. Pioli lo sa e si culla i numeri che vedono la Lazio in vantaggio nelle 13 gare giocate a Verona, con 8 vittorie, 4 pareggi e 1 sola sconfitta. C'è una stagione da difendere e per farlo ci sarà da combattere a cominciare da stasera. I tifosi e il tecnico vogliono rivedere in campo gli 11 guerrieri dell'anno scorso, per dimenticare l'armata Brancaleone di mercoledì e tornare a volare sempre più in alto.