Chievo-Verona, è 1-1 nel derby dell'Arena
Castro pareggia il gol in fuorigioco di Pisano

Chievo-Verona, è 1-1 nel derby dell'Arena Castro pareggia il gol in fuorigioco di Pisano
di Matteo Sorio
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Sabato 3 Ottobre 2015, 15:59 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 14:43

È un derby che s’incendia sui titoli di coda, come un film ch’entri nel topico a pellicola ormai quasi consunta, a dimostrazione che certe stracittadine, per decollare, hanno bisogno di qualcuno che faccia saltare il tappo. È il derby che conferma lo stato dell’arte calcistica in casa veronese. Il Chievo è un albero sano, ben piantato, sa cosa vuol dire difendersi con armonia e se imparasse a castigare più spesso l’avversario quando questi scopre il fianco (anche stavolta i pandorati hanno sommato occasioni su occasioni) avrebbe almeno tre punti in più in classifica: 12, a questo punto del torneo, sono comunque un’enormità. Il Verona, invece, è una pianta malaticcia, orfana del bomber per eccellenza, Toni, e del suo vice, Pazzini (comunque in panchina) però sa pescare nel proprio dna quel furore che aiuta a sopperire. Certo, Mandorlini non può ancora festeggiare una vittoria, e dopo 7 giornate l’astinenza pesa, ma l’1-1 nella 15esima stracittadina scaligera (la settima in serie A) è un buon carburante per il morale, un aiutino nel prosieguo di un cammino sin qui impervio. Risultato giusto? Il Chievo ha tirato in porta 8 volte, il Verona 4. Il Chievo ha creato 13 occasioni da gol, il Verona 9. Per i pandorati c’è anche il palo di Hetemaj e il dato di cronaca di un gol, quello di Pisano (momentaneo 1-0 Hellas) in palese fuorigioco. Maran è esplicito: «Meritavamo di più». Mandorlini elogia i suoi: «Grande carattere». Vero. Però il Verona, attualmente, non può abbinare ancora, al carattere, un’organizzazione di gioco equiparabile a quella dei cugini di quartiere.

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