Con i giallorossi due pesi e due misure

Con i giallorossi due pesi e due misure
di Massimo Caputi
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Mercoledì 17 Dicembre 2014, 06:15 - Ultimo aggiornamento: 19:41
Ci sono strane coincidenze e palesi contraddizioni. Le coincidenze riguardano le decisioni innovative del giudice sportivo Tosel quando c'è di mezzo l' A.S.Roma. Le contraddizioni si riferiscono alle entità economica delle pene. Come nel campionato scorso, quando con Destro fu introdotta la moviola del ”giorno dopo” sconfessando il referto dell'arbitro Massa, anche a Genova viene presa come prova la testimonianza spontanea di uno steward. Una novità assoluta che crea un precedente non da poco.



Da ieri, infatti, se negli spogliatoi accadrà un fatto increscioso, sfuggito all'arbitro e ai suoi collaboratori, nonché agli ispettori della Lega, basterà che un qualcuno faccia spontanea testimonianza e oplà scatterà la squalifica.



Una domanda: se Garcia ha aggredito e tentato di schiaffeggiare lo steward perche non viene daspato come accadrebbe a qualsiasi tifoso che commettesse lo stesso gesto?



Sul fronte delle pene pecuniarie si apre poi un altro sconcertante quesito. Come può costare 20 mila euro il rifiuto di consegnare i tesserini per un riconoscimento chiesto da un non federale, mentre lanciare di tutto verso i giocatori 30 mila? E come si possono pagare solo 30 mila euro di multa quando, come allo Juventus Stadium, un tesserato viene schiaffeggiato in panchina da un tifoso? Tutto è molto strano, sembra una giustizia poco equilibrata al contrario del duello tra Juventus e Roma; o è forse questo che da fastidio, ora che la distanza è di un solo punto?