La Lazio si gioca la Champions a Napoli. «Adesso per loro si mette male, a noi un pareggio non avrebbe fatto schifo, non lo nego, anche perché questa Lazio dal punto di vista tecnico, dal punto di vista della forma delle ultime partite, un pochino faceva paura sinceramente. Noi con il pareggio ce la saremmo andata a giocare con il Palermo all’ultima e loro erano tranquilli a Napoli, tra virgolette. Quindi ci si poteva pensare. Se avessimo visto loro un po’ più attendisti, come si dice, un po’ più coperti, magari avremmo aspettato anche noi, così abbiamo fatto poi fondamentalmente, siamo ripartiti in contropiede, noi abbiamo giocatori forti, abbiamo giocatori forti che ti fanno vincere la partita in qualsiasi momento. Però dobbiamo migliorare tanto».
Il riscatto di Iturbe. «Chiedete a Beccaccioli chi avevo detto che avrebbe segnato prima della partita e chi avevo detto che avrebbe segnato nel primo derby, ho beccato tutti e due i marcatori, a intuito, lo sentivo, lo annusavo. Ne ha subite tante questo ragazzo, non ha fatto benissimo, non ha fatto il meglio di quello che può dare, ma è molto forte, è molto giovane. In questa città di commercialisti, gli facevano pesare i 20 milioni di euro, 25, un giorno erano 40, e questo un pochino un ragazzo così giovane può essere che lo senta».
Adrenalina derby. «Lo vivi meglio all’inizio, prima, lo vivi con un pochino più di saggezza, poi in partita. Se avessimo perso sarebbe stata una grandissima delusione… I sentimenti le emozioni non cambiano».
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