UOMINI E NO Verona-Roma: Szczesny; Florenzi, Manolas, Castan, Torosidis; Roma-Juventus: Szczesny; Florenzi, Manolas, De Rossi, Digne; Frosinone-Roma: Szczesny; Florenzi, Manolas, Ruediger, Digne; Roma-Sassuolo: De Sanctis; Maicon (19' st Florenzi), Manolas, Rudiger; Sampdoria-Roma: De Sanctis; Florenzi, Manolas, De Rossi, Digne; Roma-Carpi: De Sanctis; Maicon, Manolas, De Rossi, Digne; Palermo-Roma: Szczesny; Torosidis, Manolas, De Rossi, Digne.
In Champions: con il Barcellona, Szczesny (5' st De Sanctis); Florenzi (40' st Torosidis), Manolas, Ruediger, Digne; Bate Borisov-Roma: Szczesny; Florenzi (48' st Soleri), Manolas, De Rossi, Digne. Facile analizzare da soli come, tra arrivi, infortuni, turnover più o meno forzato, Garcia sia stato costretto a variare il quartetto arretrato. E questo non aiuta. Inoltre, De Rossi si è dovuto sacrificare in un ruolo non suo, che interpreta bene ma a volte va in difficoltà. Ruediger si è sottoposto a uno sforzo estremo, tre partite di seguito (compresa la Champions) poi è sparito e si attende il suo rientro. Maicon, almeno è questa l’impressione, sta giocando solo le sfide sulla carta più agevoli (Sassuolo e Carpi) e quando Florenzi viene spostato in un’altra zona, in campo va Torosidis (vedi Palermo) e la squadra difende meglio (4-4-2). Il reparto, al momento, va registrato, perché la coppia pensata inizialmente da Garcia non è disponibile per l’assenza forzata di Castan, che da Verona in poi viene sempre convocato ma allo stesso tempo è considerato non idoneo. Manolas nel frattempo sta perdendo i pezzi, dall’alto dei sui 819 minuti giocati: sempre presente e mai sostituito nelle nove partite disputate. Ora è fermo per problemi alla schiena, Ruediger per quelli al ginocchio, Castan vedi sopra, Gyomber ha messo piede in campo una volta ma da esterno di centrocampo, De Rossi è adattato e soffre. In mezzo al momento c’è un buco. Gli acciacchi vari passeranno, prima o poi. Il buco può essere sempre tappato a gennaio.