Doumbia e Ibarbo rinforzi da secondo posto, ma dovevano essere acquisti da scudetto

Doumbia e Ibarbo rinforzi da secondo posto, ma dovevano essere acquisti da scudetto
di Ugo Trani
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Lunedì 4 Maggio 2015, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 12:55

Doumbia e Ibarbo, anche se con spaventoso ritardo, stanno finalmente aiutando la Roma a conquistare il secondo posto. Che, dopo l’addio alla Coppa Italia e alle coppe europee, è anche l’unico obiettivo del gruppo di Garcia in questa stagione. I due acquisti di gennaio sono riusciti a diventare decisivi nella volata Champions: il centravanti con 2 reti in 2 partite e l’esterno con prestazioni più che decenti e soprattutto ricche di sacrificio e agonismo. Ma, come ha detto giustamente Ibarbo parlando anche del collega, non è stato il riscatto dei due nuovi. Hanno solo fatto a fine aprile/inizio maggio quanto avrebbero dovuto offrire almeno tre mesi fa. Se Sabatini, alla fine della sessione invernale del mercato, ha ammesso di aver sbagliato gli interventi in corsa, parlando in particolare di tempistica e comunque accennando pure alle condizione fisiche dei due, qualcosa sta a significare.

MEMORIA CORTA
La Roma, il 6 gennaio scorso, era a 1 punto dalla Juve. E aveva il secondo posto blidato. Oggi, nonostante le 2 vittorie di fila, è a 15 punti dai campioni d’Italia. Il ds giallorosso decise di prendere i sostituti di Gervinho, impegnato in Coppa d’Africa per più di un mese, e Destro, dato in prestito (quasi gratuito: 500 mila euro) al Milan. Individuò Salah, poi lasciato solo perché lo stesso Sabatini virò su Luis Adriano. Il secondo escludeva il primo, perché di extracomunitario il club di Pallotta ne poteva prendere solo uno. Quando è saltato il brasiliano, l’egiziano era ormai della Fiorentina. Per giocarsi tutte le chance nella corsa scudetto, sono stati acquistati proprio Doumbia e Ibarbo. Il centravanti, oltre ad arrivare fuori tempo massimo (la Costa d’Avorio ha vinto la Coppa d’Africa), si è presentato con la schiena a pezzi. Da Trigoria hanno subito parlato di calciatore da riatletizzare. L’altro, come hanno detto ds e medico del Cagliari, da convalescente. Nessuno dei due, dunque, pronto subito. Ma da aspettare, in corsa.

ANDAMENTO LENTO
Di Spolli, mai utilizzato, si sono perse le tracce: contro il Genoa non è andato nemmeno in panchina e anche lui non sta benissimo. Eppure per avere metà del suo cartellino Sabatini ha versato 1,5 milioni al Catania (serie B). Ma per sfidare la Juve i due uomini in più dovevano essere Doumbia, pagato 14,5 milioni (saranno 16 se il club giallorosso andrà in Champions), e Ibarbo, preso con 2,5 (riscatto possibile con altri 12,5). Il loro rendimento fino all’inizio della primavera lo conoscono tutti. La Roma è uscita di scena in Italia e in Europa. Ora, dopo essere stata tre settimane sotto la Lazio, è di nuovo seconda. Posizione da difendere con i recuperati Doumbia (fermo di nuovo per il problema ai flessori della coscia sinistra: lo staff medico si augura che sia solo una contrattura) e Ibarbo. Nessuno li ha definiti bidoni o bufale, anche perché il primo i gol li ha sempre fatti e l’altro è sempre stato considerato talentuoso. Infortunati, però, sì. Come Spolli (lui meno, pensate un po’).

Che i tre non siano stati acquisti da scudetto lo dice la classifica: il titolo è stato assegnato sabato scorso, con quattro turni d’anticipo. Alla Juve, per la quarta volta di fila.