La serataccia viola è contraddistinta anche da un trauma distorsivo al ginocchio di destro rimediata da Babacar, che in campo era entrato da pochissimi minuti. Oggi accertamenti, ma la Fiorentina è in apnea: il talento senegalese, cresciuto in viola, ha già realizzato 9 gol in stagione giocando poco e giovedì con la Dinamo Kiev, ritorno dei quarti di finale di Europa League, avrebbe fatto un gran comodo, dopo aver realizzato il gol del pareggio in Ucraina a tempo scaduto.
Montella ha scelto una formazione totalmente trasformata, cambiando addirittura 8 uomini rispetto alla coppa. Al debutto da titolare in campionato Lazzari e in avanti Gilardino con Ilicic e Diamanti. Questo, naturalmente, ha posto Montella all’angolo nel dopo gara, ma lui si è difeso così: «La squadra non meritava assolutamente di perdere per impegno e gioco. Ho mandato in campo la miglior formazione dal punto di vista psicologico e fisico. L’età media della squadra titolare è di 32 anni e i cambi sono necessari. Magari anche io ho avuto poca abilità e poca esperienza, visto che alleno solo da 4-5 anni… Ora pensiamo a giovedì con la Dinamo».
Il Verona al Franchi ha pensato solo a difendersi, erigendo un muro davanti all’area di rigore. La prima chance l’ha creata Toni al 20’ della ripresa. Mentre la Fiorentina, oltre al rigore, ha avuto diverse occasioni, di cui una molto bella di testa con Gilardino. Salah, entrato nella ripresa al posto di Babacar, si è visto ribattere quasi sulla linea una conclusione da Moras, che ha salvato di testa. Ma nell’ultimo quarto d’ora, con la Fiorentina completamente sbilanciata in avanti, il Verona ha creato tre contropiede pericolosissimi e alla fine con Obbadi ha festeggiato.
«Adesso - ha detto alla fine Mandorlini - siamo fuori dal discorso salvezza e ci aspettano 7 partite per toglierci tante soddisfazioni».
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