Fiorentina-Cagliari 1-3: comincia bene il dopo Zeman, viola con la testa all'Europa

Fiorentina-Cagliari 1-3: comincia bene il dopo Zeman, viola con la testa all'Europa
di Mario Tenerani
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Domenica 26 Aprile 2015, 20:00 - Ultimo aggiornamento: 21:32
La Fiorentina in Italia è sparita. Resiste quella europea, ma in campionato è allo sbando: contro il Cagliari, quasi in B, i viola hanno rimediato la terza sconfitta consecutiva, la seconda di seguito in casa.

Doppietta di Cop, poi Gilardino a riaprire le flebili speranze viola, quindi il sigillo di Farias: questo il bilancio. Il Cagliari si è presentato a Firenze con Festa in panchina - quarto cambio stagionale - dopo le due repubbliche di Zeman e l’interregno Zola. I sardi non vincevano a Firenze dal ’71/’72 - il gol vittoria allora fu realizzato da sua maestà Gigi Riva - mentre in campionato i 3 punti mancavano dal 24 gennaio (2-1 in casa al Sassuolo): nelle ultime 11 partite solo 2 pareggi e 9 sconfitte, di cui le ultime 4 consecutive.

Fiorentina sgonfia come un palloncino, incapace di alzare il ritmo, svuotata di idee. Una prestazione imbarazzante dei viola. E stavolta il turnover di Montella era stato anche meno pesante: solo 5 volti nuovi rispetto alla gara di giovedì con la Dinamo Kiev. Il verdetto è chiaro: la Fiorentina ha scelto l’Europa, più o meno inconsciamente, ma è una tattica perdente perché i rischi di restare fuori nella prossima stagione sono alti. E ora mercoledì i viola saranno a Torino a casa Juve. Il Cagliari ha poche possibilità di salvezza, ma queste se le giocherà fino in fondo perché a Firenze ha mostrato carattere e saggezza tattica. Al di là dei 3 gol realizzati, i rossoblu hanno creato almeno altrettante chance per incrementare il bottino.

Montella a fine partita non si è nascosto: «Abbiamo sofferto la mancanza di energie nervose, la partita di giovedì ci ha consumati. Mi assumo le responsabilità. La classifica? Ora diventa più difficile difendere il sesto posto e conquistare l’Europa. Squadra e società hanno scelto l’Europa? Può darsi a livello inconscio, ma io non la penso così. Oggi i fischi li abbiamo meritati». Festa raggiante: «Credo nella salvezza, ma dimentichiamo subito questa vittoria. Abbiamo fatto solo un piccolo passo. Ci proveremo fino alla fine».
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