«Scudetto? Finchè c'è vita c'è speranza»
Garcia tra fiducia e futuro: «Resto qui»

«Scudetto? Finchè c'è vita c'è speranza» Garcia tra fiducia e futuro: «Resto qui»
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Mercoledì 16 Aprile 2014, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 21:00
«Noi giochiamo a Firenze, una gara che sembra difficile, e lo è, quella della Juve sembra facile. Ma non si sa mai. Quando passa una giornata e il distacco resta uguale è difficile, ma è proprio quando sembra che nulla possa più succedere che magari arriva la sorpresa. Finchè c'è vita c'è speranza, dite voi». Così il tecnico della Roma, Rudi Garcia, intervistato da Sky Tg24 per presentare la sua autobiografia, dal titolo «Tutte le strade portano a Roma. Il calcio è la mia vita»



«La Roma e la Juve stanno facendo un campionato da record. Noi vogliamo vincerle tutte e sembra che anche la Juve lo voglia fare», ha aggiunto il francese, che ha ribadito gli elogi alla squadra: «Il merito di questo è di tutti. La vittoria più bella che ho raggiunto qui è quella di aver ridato l'orgoglio ai tifosi».



«Il rinnovo del contratto? Già l'ho detto: sto bene qui, con i dirigenti parleremo del rinnovo a fine stagione». Rudi Garcia vuole proseguire a lungo il suo percorso con la Roma e a fine stagione parlerà con i dirigenti del rinnovo del contratto. Positivo il giudizio degli italiani da parte del tecnico francese. «L'Italia è un bel paese, soprattutto Roma, che è la vostra capitale e mi è entrata nel cuore per la passione dei tifosi. Si vive il calcio qui, io sono più misurato e bisogna godersi il momento. Forse ci saranno momenti difficili quest'anno e il prossimo, va ricordato e avremo bisogno del sostegno di tutti, ma cercheremo di costruire una Roma forte».



«Sogniamo in grande, va bene così...», ha aggiunto l'allenatore che si definisce «un elettrone libero». «Si perchè ho fatto la mia carriera solo con il mio lavoro e con il mio sudore, nient'altro, allora possiamo dire questa cosa. Io faccio questo mestiere per vivere le emozioni collettive, quello è il più bello, ma penso che nelle sconfitte impariamo di più, a me piace questo momento dove le cose sono più dure e vediamo le qualità di un gruppo, quest'anno è successo due volte e ho visto la qualità mentale di questo gruppo, non solo vincendo la partita successiva ma facendo anche una striscia di vittorie».



Da quando l'ex allenatore del Lille è giunto a Roma ha trasformato l'ambiente. «Sapevo che l'ambiente era difficile, per non dire di più, due cose sul quale ho lavorato sono state la fiducia e il gioco sul campo, perchè sapevo che la squadra aveva bisogno di ritrovare piacere a giocare insieme e a stare in campo, poi con questo sono arrivate le vittorie», ha proseguito al quel viene poi mostrata una foto con la scritta 'Veni, Vidi, Rudi...' e con Totti e De Rossi vestiti da antichi romani. «Due guerrieri. La nostra vittoria è stata ridare il sorriso e l'orgoglio ai nostri tifosi. E lo abbiamo già visto da un pò. Guardate l'Atalanta: l'ambiente all'Olimpico era fantastico. È vero, abbiamo fatto bei gol e abbiamo giocato bene, ma l'unità tra tifosi e squadra è la mia soddisfazione principale».



«I tifosi erano delusi e lo capisco. Ma bisogna sempre avere rispetto per la squadra e i giocatori: capisco il momento brutto, ma quando le cose non vanno bene, proprio in quel momento, c'è bisogno del sostegno dei nostri tifosi. Ho cercato di convincere tutti che la squadra era buonissima e che potevano provare piacere nel giocare insieme, ottenendo risultati e piacere ai tifosi. La mentalità vincente era fondamentale per me», ha concluso Garcia.
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