Garcia, la Roma e la coperta corta di Linus: trovato il modulo, ma mancano gli uomini

Garcia, la Roma e la coperta corta di Linus: trovato il modulo, ma mancano gli uomini
di Alessandro Angeloni
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Lunedì 5 Ottobre 2015, 19:57
Garcia trova un modulo su cui lavorare ma poi non può farlo. Trigoria si svuota: Dzeko, infortunato, è costretto a raggiungere la Bosnia, poi si vedrà; Digne viene chiamato in extremis da Deschamps, quindi pure lui via; Manolas va in Grecia e torna immediatamente, ma non sta bene, così come Ruediger. Inoltre deve fare a meno di Florenzi, Salah, Gervinho, Uçan, Gyomber, Pjanic Szczesny, Torosidis e Nainggolan. Un bel guaio. E’ difficile trovare gli equilibri, oliare i meccanismi di un gioco fin troppo squilibrato. La Roma è risorta, rispetto allo scorso anno, in termini di gol: ora è la prima del campionato, la migliore di tutte sotto porta. Dietro è un disastro. Segna sempre, è vero, ma non c’è partita in cui non abbia subito gol: 9 in campionato e 4 in Champions: tredici reti in nove partite. La difesa è un problema di uomini e di modulo. Un sistema di gioco può aiutare: a Palermo, la compattezza dei reparti, ha fatto vivere al quartetto difensivo un primo tempo sereno, poi il crollo e i soliti errori con uomini e interpreti inadatti. Garcia sta lavorando su questo, ma il nocciolo del problema sono comunque gli uomini, che al momento non ci sono e non è detto che ci saranno in tempi brevi: De Rossi sta facendo quel che può, ma non è un centrale. O meglio, lo è con la palla tra i piedi, meno quando si trova a marcare. Ruediger è out, Castan non utilizzabile (a quando sostiene, a ragione, l’allenatore), Gyomber è comparso ma in un ruolo a lui estraneo. Ora che sta male pure Manolas, come se ne esce? Se fossimo a luglio, diremmo: Sabatini deve intervenire sul mercato. Ora chiudi gli occhi e aspetti che passi la nottata. E la questione è in mano a Garcia, che deve trovare un sistema di gioco giusto con cui si corrono meno rischi e si riesca a tamponare, più che a Sabatini, che forse poteva fare prima, in sede di mercato, certe valutazioni.
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