La Lazio a Genova per crescere:
Esame di maturità per l'undici di Pioli

La Lazio a Genova per crescere: Esame di maturità per l'undici di Pioli
di Emiliano Bernardini
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Domenica 21 Settembre 2014, 05:58 - Ultimo aggiornamento: 10:23

ROMA La Lazio guarda verso Genova con quella faccia un po' così, per dirla alla Paolo Conte. La sfida ai rossoblù rappresenta già un primo esame di maturità per la squadra di Pioli: cancellare il disastro della trasferta di Milano e confermare quanto di buono fatto contro il Cesena. Compito reso più arduo da quel tabù che vede i biancocelesti spesso sconfitti dal Genoa. Certo non ci si può far impaurire dalla cabala se l'obiettivo è quello di tornare ad essere una squadra di alta classifica. Pioli sta lavorando molto sulla testa del gruppo, ripete come un mantra che la Lazio è forte e non deve avere paura di nessuno. E non ha mancato di sottolinearlo anche ieri in conferenza stampa: «Dobbiamo far capire chi siamo, mettere in campo la nostra identità, voglio comandare il gioco». Di fronte c'è la squadra di Gasperini che deve ancora dare soddisfazioni al proprio pubblico, subito ”scottato” dal ko interno all'ultimo contro il Napoli, anche se solo parzialmente consolato dal pareggio a reti bianche contro la Fiorentina.

DUBBI E CERTEZZE

Sul volo che ieri ha portato la Lazio a Genoa c'era anche Federico Marchetti, segno che sta bene e che presto tornerà titolare tra i pali.

Non certo oggi, per ora respirerà solo l'aria del ritiro e della panchina. Un passo alla volta. Spazio ancora a Berisha, dunque, che davanti ritroverà in blocco la difesa che aveva fatto bene con il Cesena, con de Vrij e Gentiletti coppia centrale, Braafheid e Basta sulle corsie esterne. Stesso discorso per la linea mediana. Biglia ha ormai sostituito Ledesma (il capitano biancoceleste siederà per la terza volta di fila in panchina) non è tipo da creare grattacapi ma di certo la scelta gli pesa e non poco. Insieme al numero 20 laziale, in mezzo al campo ci saranno Lucic e Parolo. Davanti ancora spazio a Djordjevic, perché il serbo ha bisogno di accumulare minuti e ritrovare il feeling con il gol. Tanto più che per Klose il Genoa è una vera e propria bestia nera: contro i rossoblù non ha mai vinto e soprattutto non ha mai segnato.

LA RICHIESTA

Al fianco del serbo ci saranno Candreva e Felipe Anderson. Il brasiliano, ad onor del vero, deve ringraziare le opache prove di Keita, ma la chance di oggi è importantissima per convincere tutti che in questa Lazio ci può stare. Con Ledesma e Mauri in panchina c'è da capire chi sarà stavolta il capitano. Nella prima gara la fascia l'aveva indossata Radu, contro il Cesena all'Olimpico, mancando il rumeno, l'onere e l'onore era toccato al Lulic l'eroe del 26 maggio. A Genova l'indiziato numero uno è Candreva, lo ha chiesto a gran voce più di una volta. Da ricordare, che l'ultimo successo esterno risale all'aprile scorso, quando Mauri e Candreva piegarono il Livorno. Occhio a Kucka e Burdisso sempre in gol quando vedono biancoceleste. Arbitra Guida, con lui la Lazio ha vinto 2 volte e perso altrettante, per il Genoa invece solo un successo in ben otto gare.