Gervinho, mister imprecisione totale:
senza centravanti la Roma non vince

Gervinho, mister imprecisione totale: senza centravanti la Roma non vince
di Mimmo Ferretti
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Domenica 26 Aprile 2015, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 18:07

Alzi la mano chi nei giorni scorsi non aveva pensato con un pizzico di ottimismo: meno male che sabato sera a Milano torna Gervinho. Perché la Roma da gol difficile ha bisogno di tutti, anche dell'ivoriano con le polveri bagnate. Si sperava che al rientro potesse dare un contributo importante, che garantisse alla squadra qualche numero a colori o almeno una giocata delle sue (vecchia maniera, però...) e, per questo, Garcia gli ha dato fiducia dal primo minuto. Sebbene a corto di condizione, Gervinho ha cominciato la partita nell'undici titolare, piazzandosi prima sulla corsia di sinistra e poi a destra e finendo nel nulla. Sono bastati pochi minuti, però per capire che non era aria: scatti a vuoto, palloni regalati agli avversari, una finta fine a se stessa al limite dell'area e poi tante giocate inutili, insignificanti. Imprecisione totale, sia in fase di palleggio che di rifinitura. E neppure dopo il vantaggio dell'Inter, firmato dall'ex laziale Hernanes, quando cioè c'era bisogno di mettere dentro il campo tutto se stessi, Gervinho è riuscito a diventare protagonista.

CHI L'HA VISTO?
Due gol in campionato prima del fischio d'avvio di Orsato, l'ultimo (o il secondo...) proprio all'Inter: un precedente che sembrava incoraggiante, anche solo a livello scaramantico. Niente, invece. Basti pensare che Gervinho, quello che nella passata estate ha puntato i piedi per farsi ritoccare lo stipendio, continua adesso a viaggiare con gli stessi gol di Leonardo Pavoletti, semisconosciuto quinto attaccante del Genoa. E cinque reti meno di Kamil Glik, difensore centrale del Torino impegnato oggi nel derby contro la Juve. Dopo aver vinto la Coppa d'Africa, Gervinho è sparito dalla circolazione. Come se quel successo avesse soddisfatto completamente i suoi desideri stagionali; come se non avesse più nulla da chiedere alla sua professione tinta di giallo e rosso. Possibile? Giusto così? No, assolutamente. E Totti? Si è visto pochissimo prima della (tardivissima...) sostituzione, rilanciando così il dibattito sulla sua reale utilità in determinate partite. E non è stato un caso che la Roma abbia preso a girare meglio quando il capitano si è accomodato in panchina, fino a trovare la rete dell'inutile pareggio.

Qui non si tratta di mancare di rispetto alla Storia della Roma, ma di fare un'analisi serena della situazione. La coppia Gervinho & Totti, che nella passata stagione aveva entusiasmato il popolo giallorosso, è scoppiata. Senza attaccanti in condizioni appena accettabili, la Roma fa una fatica tremenda a segnare e, quindi, a vincere le partite. La sconfitta di San Siro è solo l'ennesimo capitolo di una triste storia.
PS: Icardi è salito a quota 17 reti. Quelli segnati tutti insieme da Ljajic, Totti, Gervinho e Iturbe. Ibarbo e Doumbia sono a zero. Serve un centravanti vero, o no?