😵🔫— Michael Ciani (@cianimichael) 1 Settembre 2014
8 MILIONI A VUOTO
Ci risiamo. E' un errore "diabolico" il mancato sfoltimento. Piangono le casse della Lazio, scontenti tutti, tranne Lotito e Tare: «Siamo soddisfatti», assicura il ds. Per fortuna, grazie alla battaglia del presidente biancoceleste - due anni fa - sul nuovo contratto collettivo dei calciatori, non ci saranno grossi rischi cause (stile Pandev) sul nodo dei “fuori rosa”. Cavanda, prima della firma del rinnovo, c'aveva fatto già l'abitudine: Lotito non lo ha voluto cedere in prestito al Verona, meglio tenerlo in “naftalina” a Formello. Insieme a Ciani, in scadenza 2015, che ormai contrattualmente vale nulla. Forse era meglio “svenderli”. Da qui a giugno gli “esuberi” costeranno quasi 8 milioni lordi di stipendio (quanto l'acquisto sfumato d'Astori), inutili al progetto “verde”. Che, intasato da questo sovraffollamento, rischia persino di penalizzare il decollo di giovani come Cataldi, per esempio, a centrocampo.
NODO RINNOVI
I tifosi tornano, i conti no: quasi trentuno milioni spesi (considerati i 5,5 da versare obbligatoriamente all'Udinese a giugno per Basta), zero incassati. Stavolta non vince nemmeno il bilancio, ma almeno in entrata – aspettando Gentiletti - s'ammira un mercato intelligente rispetto all'anno passato. «E non è stato venduto nessun big», sottolinea Tare. Che però ora, con Lotito, dovrà sedersi a tavolino con Candreva e rianimare – con 2 milioni - il morale di chi s'è sentito incatenare a Roma la sua voglia Champions. Dita incrociate per Antonio per scongiurare nuovi ribaltoni a gennaio e per lo stesso Onazi. Il nigeriano già da qualche giorno con la pettorina gialla degli “epurati”: era appena rientrato da un infortunio, ci si augura non possa incidere l'accordo – ancora da trovare – sul prolungamento sino al 2019. Klose si auto-castiga, dopo la prova-fantasma di San Siro: ieri correva da solo a Formello.
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