Il Parma ferma la corsa dell Inter
Mazzarri torna in discussione

Il Parma ferma la corsa dell Inter Mazzarri torna in discussione
di Vanni Zagnoli
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Sabato 1 Novembre 2014, 23:25 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 10:51
Non può sempre andare bene. A Cesena l’Inter aveva vinto meritando al massimo il pari, con la Sampdoria allo scadere grazie a un contatto ingenuo: al Tardini ha spinto, creato qualcosa, ci stava il pareggio però in campo ci sono ancora confusione e ritmo basso, per un tempo, e così finisce 2-0.Il Parma passa al primo affondo, a destra Rispoli è una furia, per anni è marcito in serie B, mette in crisi Dodò, il cross è mancato da Vidic e Ranocchia, De Ceglie infila facilmente. “Abbiamo perso quella palla chiave - spiega Mazzarri - e concesso il traversone facile”.

Obi ha due occasioni per pareggiare, sulla seconda deve dare la palla all’indietro. Cassano è in serata e regala perle.

Sul finire del primo tempo, la difesa nerazzurra passa a 4, con arretramento di Kuzmanovic. “E’ normale avere difficoltà, con il cambio a 4-3-1-2”, aggiunge il tecnico interista.

Palacio manca il pareggio, Icardi si sveglia per un attimo, con l’ingresso di Hernanes qualcosa migliora e Kovacic da fuori trova il palo. L’1-1 è vicino, arriva invece il raddoppio di De Ceglie grazie al bel gioco di gambe di Cassano, ex sempre avvelenatissimo, nei confronti di Mazzarri.



“Avevamo costruito una palla gol - sottolinea l’allenatore nerazzurro, di nuovo criticabile -, li avevamo messi lì. Fatichiamo a segnare, tantopiù giocando ogni 3 giorni. Eravamo in crescita, falliamo il salto di qualità, ogni volta ci areniamo”.



Impossibile utilizzare Hernanes dall’inizio. “Rischiava di infortunarsi. E poi Kuzmanovic stava facendo bene”.

Niente tris di vittorie, insomma, ma una ricaduta fragorosa. Non bastano i passaggi scolastici di Medel, mancano le intuizioni di Kovacic e Dodò soffre Rispoli.

Il Parma lascia l’ultimo posto, Donadoni non rischia più. “E’ stata la miglior stagionale - spiega l’ex ct azzurro -, avevano fatto prestazioni di spessore con il Milan e a Udine, senza raccogliere. E’ il premio per quanto fanno i ragazzi, raccolto con determinazione. Abbiamo sempre pensato a lavorare e migliorare la situazione. La società ci aiuta, non è in difficoltà".