Inzaghi: «Il derby non si gioca, si vince,
il mio Milan darà l'anima per 90 minuti»

Inzaghi: «Il derby non si gioca, si vince, il mio Milan darà l'anima per 90 minuti»
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Sabato 22 Novembre 2014, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 11:01
«Ho visto allenarsi questa squadra come sempre, i ragazzi hanno fatto tutto per fare una grande partita domani, e penso che la scossa giusta potranno essere solo i nostri tifosi. So che San Siro sarà esaurito e per 90 minuti gli assicuro che daremo l'anima e spero sia sufficiente». Il tecnico del Milan, Filippo Inzaghi, ha visto la sua squadra dare il massimo in questi giorni, in vista del derby di domenica sera a San Siro contro l'Inter di Roberto Mancini. Il Milan anche questa settimana ha ricevuto la visita del presidente Silvio Berlusconi.



«Il presidente ha voluto essere vicino a noi e alla squadra, anche in un momento difficile. Lui ci lascia sereni e tutto quello che ci dice può essere positivo per me e per i ragazzi. Saremmo contenti di dedicargli la vittoria. È sempre carino e rispettoso e prodigo di consigli dall'alto della sua esperienza. È bello che nonostante il problema all'occhio sia voluto venire per farci sentire la sua vicinanza, è la nostra arma vincente».



Mancherà Alex. «Purtroppo ha sentito un fastidio, speravamo non fosse nulla, invece è un altro problema muscolare, dispiace, ma chi giocherà lo saprà sostituire». Grande abbondanza anche in attacco con il dubbio Honda. «Non ho deciso se parte dall'inizio, ha fatto due partite in nazionale, pensavo fosse stanco ma l'ho trovato bene -ha detto Inzaghi a Milan Channel-, davanti siamo in tanti. Qualcuno dovrà stare fuori, ho ancora un allenamento e vedrò chi mi darà più garanzie dal 1 minuto».



Verso un grande Milan. «Dovremo diventare una grande squadra, non possiamo pensare di diventarlo in pochi mesi. Ho pensato poco all'Inter e molto a noi, dobbiamo ripartire da quello che abbiamo fatto a Genova, al di là del risultato, visto che avremmo meritato di più. Dobbiamo riuscire a comandare il gioco ed essere il Milan. Sarà difficile essere più forti del Milan domani», ha aggiunto Inzaghi. «Le stelle sono in campo, e mi auguro che siano i miei giocatori e che rendano orgogliosi i nostri tifosi. Le sensazioni sono le solite e la scossa più grande mi auguro sia il nostro pubblico», ha sottolineato l'allenatore in conferenza stampa.



Debuttanti di lusso.«Chi sarà più emozionato tra Inzaghi e Mancini? Lui è abituato a tanti derby in panchina, io sono al primo. Ma il derby non si gioca, si vince e per noi deve essere così, cercando la vittoria in tutti i modi, con grande rispetto per l'Inter e il suo allenatore. Io sono sereno, non è un singolo che può cambiare la sfida ma ce la cambierà lo spirito, la squadra e io sono molto fiducioso».



La formazione. «Io penso di cercare di capire quali sono gli 11 giocatori più in forma e metterli con il sistema ideale per farli rendere al meglio. Un modulo da solo non cambia una partita».



Torres. «Sono contento, l'ho sempre detto. Gli attaccanti vogliono fare gol ma ha dei movimenti congeniali nel nostro modo di giocare, haun impegno ottimio e mi auguro che si sblocchi, speriamo sin da domani. Lui può essere il giocatore che ci trascina ai vertici e spero sia la sua partita».



Obiettivi personali.«Perchè sono stato scelto dal Milan? Ho la voglia di mettermi in discussione, ho voglia di imparare, sono sempre autocritico nei miei confronti, ma sono sicuro che farò questo mestiere perché lo faccio con voglia e passione e per questo mi auguro che il Milan mi abbia scelto, non solo per il mio passato».i.



L'esonero di Mazzarri. «Dispiace per Mazzarri, è un bravo allenatore e quando uno come lui viene mandato via è una sconfitta per tutti, ma tornerà presto in sella. Ha fatto 13 anni senza essere esonerato in un lavoro molto difficile come il nostro. Non si può parlare di vantaggio o svantaggio il suo esonero e non ho mai pensato fosse più difficile il derby con un altro allenatore».