Inzaghi: «Tutti colpevoli, ma ne usciremo uniti, ora servono i tre punti della svolta»

Inzaghi: «Tutti colpevoli, ma ne usciremo uniti, ora servono i tre punti della svolta»
di Salvatore Riggio
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Sabato 31 Gennaio 2015, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 18:07
Senza De Jong e Montolivo e con mezza difesa fuori, il Milan con il Parma cerca i tre punti della svolta. Ci sarà Destro, con la maglia numero 9. «Ringrazio il presidente per inuovi arrivi. Ora tocca a me fare rendere al meglio la squadra».



Parma. «Dobbiamo tornare a vincere perché solo un successo ci potrebbe dare una spinta per ripartire. Vincere domani è fondamentale, anche se sarà una partita complicata, hanno messo in difficoltà anche la Juve. Se sarà la gara della svolta? Vedo i miei ragazzi arrabbiati. La squadra sta dando sempre tutto. Ho detto a loro che dobbiamo resettare tutto e iniziare un nuovo torneo».



Classifica. «Dispiace. Abbiamo avuto tanti infortuni in questo periodo, abbiamo avuto diverse fratture ai piedi, una cosa mai vista. Ora però dobbiamo svoltare, non guardiamo più indietro. In Coppa Italia abbiamo dato tutto, siamo stati all'altezza della Lazio».



Contestazione Galliani. «In un momento così siamo tutti colpevoli. Nel Milan c'è unità di intenti per uscire dalla crisi».



Bocchetti e Destro. «Sono arrivati due ragazzi che hanno grande voglia di fare. Destro è investimento economico importate. Vogliamo tornare a fare bene, già a partire da domani. L'arrivo di Mattia è positivo. Ringrazio il presidente, ora tocca a me fare giocare al meglio la squadra».



Menez. «Ha le caratteristiche per giocare sia con Pazzini sia con Destro. Ho tante alternative se giochiamo con due punte, anche Cerci può fare la seconda punta».



De Jong. «Domani non ci sarà. In questo periodo ci mancano tanti giocatori, ma questo non deve essere un alibi. Montolivo? Non ci sarà nemmeno lui, è affaticato».



Antonelli. «Lo conosco bene, ma è ancora un giocatore del Genoa. Sono questi i giocatori che mi piacciono, giovani e con grande voglia di lavorare».



Modulo. «Il 4-4-2 lo abbiamo già usato, è un modulo che dobbiamo sfruttare».

Salvatore Riggio