Juve, Napoli e Fiorentina: la tripletta d'Europa fa grande l'Italia

Juve, Napoli e Fiorentina: la tripletta d'Europa fa grande l'Italia
di Emiliano Bernardini
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Venerdì 24 Aprile 2015, 06:32 - Ultimo aggiornamento: 10:51
Tre, il numero perfetto per eccellenza. Juventus, Napoli e Fiorentina nelle semifinali delle coppe europee: una vera e propria rinfrescata al look del calcio italiano. Era dal 2010 che una nostra squadra non arrivava in semifinale di Champions, in Europa League la doppietta non riusciva addirittura dal 2002: Milan e Inter. Nulla a che vedere certo con la stagione di grazia 2003, quando addirittura piazzammo 4 square: Milan, Juventus e Inter nella coppa dalle grandi orecchie e la Lazio nell'allora Coppa Uefa, ma comunque un sostanzioso tonico per il ranking visto che ora è testa a testa con la Spagna per quello stagionale. L'urlo a fine partita la dice lunga sull'impresa fatta dalla Juventus. I bianconeri tornano tra le 4 big di Champions League a 12 anni di distanza dall'ultima volta. Era la stagione 2002-2003 e in panchina c'era un certo Marcello Lippi: a farne le spese fu il Real Madrid di Ronaldo, il fenomeno. Allora i bianconeri arrivarono in finale e furono sconfitti dal Milan di Sheva. In panchina per i rossoneri Carlo Ancelotti che, ironia della sorte, aveva portato a sua volta la Juve, nel 1999, in semifinale. Adesso tra le pagine di storia bianconera c'è anche il nome di Max Allegri che, arrivato ad inizio anno tra lo scetticismo generale, ha saputo sovvertire ogni pronostico. Per l'undicesima volta la Vecchia Signora torna così a sedersi al tavolo del G4. Un tavolo «da 100 euro» come ha sottolineato con piccata ironia il ds Marotta che ieri ha rinnovato fino al 2018 con Paratici e tutta l'area sportiva. Chiaro il riferimento ad Antonio Conte, che polemizzando sul mercato bianconero aveva dichiarato: «Quando ti siedi ad un tavolo da 100 euro non puoi pagare con 10».

OPZIONI INFERNALI
«E ora viene il bello», è lo slogan più usato dai giocatori di Allegri, in attesa dei sorteggi di oggi a Nyon (ore 12 diretta tv su Sky e, in chiaro, su Mediaset Italia2). Tre palline roventi con dentro i nomi di Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona: della serie dove cadi, cadi male. In questo quadretto la Juventus recita il ruolo di outsider, ma di tutto rispetto. La corazzata di Guardiola è sicuramente la squadra che tutti vorrebbero evitare. I bavaresi hanno mostrato qualche debolezza con City, Shakthar e Porto, ma lo strapotere messo in mostra nel ritorno contro i portoghesi ha reso lampante a tutti che, se arrabbiati e con i titolari, gli altri possono solo restare a guardare. Pep perde Badstuber, ma si consolerà riabbracciando Robben. «Contro di loro abbiamo un conto in sospeso - ha detto Marotta, ricordando l'eliminazione ai quarti del 2013 -, ma sono troppo forti». Otto i confronti con 3 vittorie Juve e 4 successi tedeschi, più un pari. Se dovesse uscire il Real Madrid, Buffon e compagni potrebbero rivivere la stessa semifinale del 2003, quando giocarono una delle più belle partite di sempre. La cabala inoltre potrebbe dare una speranza: da quando la Coppa campioni è diventata Champions League (1993), mai la detentrice del trofeo è riuscita a ripetersi l'anno dopo. La più gradita, assurdo a dirsi, è invece il Barcellona, per stessa ammissione di Allegri che lo ha già affrontato tre volte con il Milan. Nelle 8 partite giocate contro i blaugrana, infatti, la Vecchia Signora ha collezionato 4 vittorie, 2 sconfitte e altrettanti pareggi per un totale di 10 gol fatti e 9 subiti. La voce fuori dal coro è quella di Vidal: «Chi vorrei incontrare? È uguale, non ho paura di nessuno».

PERICOLO DERBY
Dopo la Juve toccherà a Napoli e Fiorentina conoscere le rispettive avversarie. Evitare assolutamente il derby e il Siviglia (detentrice del titolo), l'unica abbordabile rimane il Dnipro. Comunque vada tre squadre italiane nelle semifinali europee sono un vero e proprio toccasana per il nostro ranking. Ora l'Italia è a circa 2,5 punti dal terzo posto rosicchiati punti a Germania e Inghilterra. Ora recuperare una squadra in Champions dalla stagione 2017-2018 non è più un sogno impossibile.