Iturbe, l'uomo che non ti aspetti dà la scossa nella gara più importante

Iturbe, l'uomo che non ti aspetti dà la scossa nella gara più importante
di Alessandro Angeloni
1 Minuto di Lettura
Lunedì 2 Marzo 2015, 23:17 - Ultimo aggiornamento: 23:18
​Manuel Iturbe, proprio lui, direbbe il principe dei telecronisti, Sandro Piccinini. E' entrato in campo a un quarto d'ora dalla fine con in mano una fiammella. Quella della speranza. E quel fuoco è rimasta acceso per un quarto d'ora più o meno, dal gol di Tevez fino al fischio di Orsato. Proprio lui, l'uomo mercato, quello strapagato e strappato proprio alla Juve, ha rischiato di farti vincere la partita e di regalare la gloria a una squadra che si è inchinata per quasi un'ora alla superiorità avversaria. Manuel è ricomparso, a lui le chiavi della speranza, dopo un'annata fin qui deludente, con in mano quella fiamma di speranza. L'argentino si è messo a correre, a rincorrere, s'è pure distinto in mezzo al campo per qualche secondo da "regista". Lui si è conquistato la punizione che ha dato il gol alla Roma, l'1-1 che alla fine ti fa solo sentire meno piccolo. Manuel invece in quel quarto d'ora si è sentito grande, perché ha spaventato, sfiorando anche il gol vittoria, la squadra che in estate ha rifiutato per sposare la causa della Roma. Ma le annate spesso, se cominciano male, non finiscono quasi mai come nelle favole. Il lieto fine e lieto solo a metà. Lo scudetto molto probabilmente andrà alla Juve. Ma lui, Iturbe, si è acceso insieme con quella fiammella. E questo un po' conterà. Almeno per l'argentino arrivato dal Verona e pagato a peso d'oro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA