Il discorso si è spostato sullo scudetto. «Se dovessimo vincere contro il Bologna sarebbe di fondamentale importanza, le mie percentuali aumenterebbero. Occhio a Ballardini, che in casa nostra per due anni ha pareggiato con Genoa e Bologna».
Vincere da queste parti è l’unica cosa che conta. «Se i numeri dicono che la Juve nella sua storia ne ha vinti 3 di fila solo nel quinquennio 30-35 vorrà pur dire qualcosa. Bastano i numeri per certificare quello che abbiamo fatto, in campionato abbiamo fatto già gli stessi punti dell’anno scorso. Pensiamo a battere il Bologna e poi potremo concentrarci sul Benfica, una grande squadra».
Conte e i suoi sono pronti per lo sprint finale. «La ricetta? Vivere una partita alla volta, concentrarsi solo su di noi, senza guardare gli altri. Deve essere un momento esaltante, perché viviamo un sogno che possiamo realizzare vincendo campionato ed Europa League. Da allenatore è diverso rispetto a quando giocavo, le responsabilità sono maggiori, come le soddisfazioni eventualmente».
Conte infine ha ringraziato Tevez per i complimenti: «Mi fa molto piacere che mi abbia paragonato a Ferguson. Lo dico sempre un allenatore può avere cento mila idee, ma hai bisogno di avere grandi calciatori e grandi uomini, sono stato fortunato in questi 3 anni ad averli allenati e che la società me li abbia messi a disposizione».
Tevez e Vidal dovrebbero riposare. Al posto degli squalificati Bonucci e Lichtsteiner ci saranno Isla ed Ogbonna. Recuperato Barzagli. Insomma per il rush finale la Juve c’è
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