Il turnover, fino ad ora, non ha dato i frutti sperati, forse anche perchè troppo profondo, tra cambi (sette) e modifica di modulo, per un appuntamento così importante. A preoccupare, soprattutto in chiave Champions League, è il susseguirsi di errori e di amnesie in difesa. Quella che è ancora la migliore retroguardia della serie A, e una delle migliori a livello continentale, non sembra più imperforabile. La Juve subisce gol da sei partite consecutive: tra campionato, Champions League e Coppa Italia sono 8 le reti al passivo nelle ultime sei uscite. Troppo per un reparto che nell'intero girone di andata, 19 partite, ne aveva subite appena 9.
«Gli errori sono stati su una palla inattiva a nostro favore - rileva Leonardo Bonucci - e una uscita palla al piede dalla nostra area. Ciò che dobbiamo migliorare sono l'attenzione e la concentrazione, solo quello. Sta succedendo troppo spesso? Vuol dire che dobbiamo farci una domanda in più, se tutto ciò continua a capitare. Forse è per la troppa sicurezza o per voler giocare a tutti i costi a calcio; qualche volta una palla in tribuna serve più di un passaggio per il pubblico».
Fatto sta che la tendenza non è particolarmente confortante, il fattore mentale incomincia a pesare un pò troppo. Sampdoria, Napoli in Supercoppa, Inter, Cesena, Roma, fino agli ultimi episodi con la Fiorentina: tutte occasioni in cui i blackout sono costati gol e punti. E ad Allegri tutto ciò non è piaciuto, come ha ribadito oggi alla ripresa a Vinovo. Una buona medicina per rendere di nuovo ermetica la difesa potrebbe essere il rientro di Barzagli, il migliore negli ultimi tre anni, ai box dall'inizio della stagione per un brutto infortunio.
«Brava la Fiorentina, ora pensiamo a tornare a vincere lunedì», è la sintesi di Allegri, che si aspetta una risposta adeguata, da Juventus, nel posticipo con il Sassuolo. Rientreranno tutti i big tenuti a riposo ieri, da Buffon a Chiellini, da Evra a Lichtsteiner. Con Tevez e Morata in attacco.
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