Doppietta di Vidal e gol di Lichtsteiner. Tre zero. Tutto facile? Non proprio. Ha vinto la Juve, ma almeno per un’oretta non ha convinto, perch se Giacomelli non avesse concesso generosamente un rigore (fallo di mano di Cascione su tiro di Pereyra), la strada sarebbe stata in salita. Ci ha pensato il cileno (al rientro dall’inizio) poi a togliere le castagne dal fuoco, siglando il raddoppio (prima doppietta stagionale) e chiudendo di fatto una partita mai iniziata, perché comunque il Cesena ha abbandonato al casello ogni velleità di giocarsela. Bisoli aveva disegnato un assetto da barricata che ha fatto sudare non poco i bianconeri, sempre padroni del campo, ma apparsi con le polveri bagnate, “colpa” pure di Leali, di proprietà della Juve, ma parcheggiato proprio a Cesena, che si è superato, negando il gol ai suoi futuri compagni in diverse occasioni.
La dinamica della sfida era chiara. Allegri ha smentito se stesso, optando per un turnover ragionato. Aveva detto che l’avrebbe preso in considerazione solo dopo la sosta, ma ha preferito comunque lasciare a riposo Tevez e Pogba, non proprio due qualunque. La sua Juve, più europea, più avvezza alla gestione oculata della partita, ha faticato a prendere le misure agli avversari. Giacomelli ha visto (forse solo lui) un fallo di mano di Cascione sul tiro di Pereyra. Ha indicato il dischetto.
Vidal, seppur Leali avesse intuito, ha trasformato, facendo tirato un sospiro di sollievo ai suoi compagni. Nella ripresa la Juve ha spinto sull’acceleratore e ha trovato il raddoppio ancora con il cileno. Due a zero e pratica chiusa, perché immaginare che il Cesena visto fino a qual momento potesse farne non uno ma due gol era pura utopia. E così nel finale ha trovato gloria anche Lichtsteiner. Tre a zero. Quarta vittoria consecutiva in campionato, senza subire gol. Il duello a distanza con la Roma è appena iniziato, ma sembra già essere avvincente.