«L'odierna decisione della Corte d'Appello della Figc desta molta perplessità dal momento che l'autore materiale del reato è stato individuato ed arrestato», scrive la Juventus sul proprio sito. «Tale individuazione ha permesso di dimostrare che il soggetto si trovava all'interno
dello Stadio Olimpico di Torino, in evento organizzato da altra società, privo di biglietto e il suo nome non compare sulla lista degli juventini presenti nel settore ospiti; era già sottoposto a Daspo; non risulta tra gli abbonati della Juventus». «Non è chiaro, pertanto, come la società - prosegue il club - possa essere ritenuta responsabile, ancorchè oggettivamente, dei suoi comportamenti».
Immediata la replica del Torino: «Crediamo che la Juventus debba accettare il giudizio: è un atto di civiltà. Le sentenze vanno rispettate e non commentate». Così il Torino replica al club bianconero che annunciando il ricorso contro la chiusura della Curva Sud per il lancio della bomba carta nel derby si dice non responsabile per quanto avvenuto. «La nota della Juve - secondo i granata - desta molte perplessità e sconcerta perchè l'autore
materiale del reato è stato individuato e arrestato. Le sue generalità sono note così come la sua fede juventina». E ancora: «L'autore materiale del reato -
aggiunge in una nota il Torino - del resto si trovava nel settore ospiti, esattamente dove, grazie alla puntigliosa ricostruzione degli inquirenti, è stata lanciata la bomba carta poi esplosa in curva Primavera, tra i tifosi del Torino. Il soggetto, essendo già sottoposto a D.A.Spo, non poteva evidentemente figurare tra gli abbonati della Juventus, nè comparire sulla lista degli juventini presenti nel settore
ospiti: però - aggiunge il club granata - era lì e le immagini lo hanno dimostrato. Varrà la pena ricordare quale fu il commento a caldo dal Ministero degli Interni, a rimarcare l'assoluta gravità di quel gesto: 'Buttare una bomba carta in una curva di uno stadio è un atto eversivo, oltre che premeditatò. E undici tifosi del Torino, colpiti da quell'ordigno, ne hanno patito le conseguenze».
LO STOP
Non è buono l'esito degli esami clinici a cui Giorgio Chiellini, uscito dalla sfida contro il Lechia dopo pochi minuti di gioco, è stato sottoposto oggi a Torino. Il difensore della Juventus ha riportato una «lesione di primo grado del retto femorale della coscia destra», riferisce il club bianconero sul proprio sito internet. Dopo aver saltato per infortunio la finale di Champions League, Chiellini salterà così anche alla Supercoppa. «La ripresa agonistica del difensore - dice il club - è prevista tra circa 20 giorni».
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