Il 2015, però, dovrà essere anche l'anno della Roma e del suo tecnico Rudi Garcia. «Il nostro allenatore ci fa giocare in modo offensivo, e questo è un modo attraente di giocare a calcio» confessa il giocatore originario di Bamako in un'intervista al sito della Fifa, prima di pensare anche alla Champions League: «Quando è stato effettuato il sorteggio, tutti hanno detto che Bayern Monaco e Manchester City avrebbero passato il turno, ma con i quattro punti conquistati nelle due prime partite abbiamo dimostrato che non siamo un avversario facile».
Facendo un passo indietro, Keita ricorda poi i motivi che nel 2012 lo hanno spinto a lasciare il Barcellona per trasferirsi al Dalian Aerbin: «Sono stato criticato quando ho firmato per andare in Cina ma, come ho detto al momento, era un'offerta economica che non potevo rifiutare. Sul piano sportivo, questa decisione mi ha permesso di scoprire altre cose. E quando ho deciso di tornare in Europa (al Valencia, ndr), il club non mi ha impedito di farlo. Non ho perso il mio gioco in Cina, sono stato sempre molto serio e professionale». A tal punto che la Roma non ci ha pensato due volte a portarlo in Italia, ed è ora pronta a rinnovargli il contratto. «Non so per quanto tempo giocherò, ma finchè ci saranno voglia e motivazione, io continuerò» conclude Keita.
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