Klose fuori un mese, Lazio perplessa
Miro non dà più garanzie: futuro in bilico

Miro Klose
di Daniele Magliocchetti
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Mercoledì 9 Aprile 2014, 00:53 - Ultimo aggiornamento: 15:41
Arrivato da re nel 2011, con tanto di tappeto rosso e successiva incoronazione nel derby, tra qualche mese rischia di lasciare la capitale con un pessimo ricordo. È quanto può succedere a Miro Klose, battezzato dai tifosi laziali Mito, soprattutto per la rete al novantesimo contro la Roma. Un campione affermato e un bomber di razza, ma anche un giocatore che sparisce nei momenti chiave. È successo a marzo del 2012 con la squadra in piena lotta per la Champions League, è ricapitato l’anno scorso a gennaio con la Lazio a tre punti dalla Juve e sta succedendo di nuovo adesso con Reja e compagni impegnati per conquistare l’ultimo posto utile per l’Europa. Una maledetta e sfortunata coincidenza, pochi dubbi a proposito, ma è altrettanto vero che quando c’è disperato bisogno di lui, il panzer si allontana. Da quando veste la maglia della Lazio ha avuto 18 infortuni, non pochi, anche se forse prevedibili vista la sua non più giovane età. La passata stagione l’incidente più grave, con la rottura del legamento interno del ginocchio che lo costrinse a restare fuori per diverso tempo. L’incertezza più grande però resta quella del 2012, quando a metà marzo, in piena corsa per la Champions League con l’Udinese, Klose restò fuori quasi tre mesi per una lesione muscolare di primo grado. La stessa di adesso. Un problema muscolare serio, ma dal quale si guarisce in meno tempo. I sospetti di volersi un po’ risparmiare e non rischiare in vista dell’Europeo ci sono sempre stati, ma si trattava di Klose e tutto alla fine passò e venne dimenticato o quasi.



RINNOVO SÌ, MA A CHE PREZZO?

Ora ci sono i mondiali alle porte, un'altra importante occasione per il tedesco, sicuramente l’ultima di una prestigiosa carriera. E, guarda un po’, Miro si ferma di nuovo, proprio mentre c’è da correre e aiutare la squadra. Lui è arrabbiatissimo e lascia sconsolato la clinica Paideia, con un “Non sto benissimo”, ma pure i tifosi cominciano a perdere la pazienza. Stavolta il referto parla di una “lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia sinistra”, uno stop di almeno quattro settimane. Una brutta tegola per Edy che lì davanti dovrà inventarsi qualcosa per sopperire all’assenza del campione. Sicuramente il bomber, se tutto andrà bene, potrebbe recuperare anche prima del previsto ed essere a disposizione di Reja per le ultime tre partite di campionato. Il precedente del 2012, però, non lascia grandi speranze. D’altronde i numeri non mentono mai e nel caso dell’attaccante sono quasi impietosi. Basti pensare che su 150 gare tonde tonde giocate dalla Lazio dal 2011 fino a domenica scorsa, Miro ne ha giocate 97, saltandone 53. Un dato che fa riflettere non solo l’ambiente, ma anche Lotito che da qualche settimana sta aspettando l’ultimo e definitivo sì da parte di Klose. Ma è giusto dare oltre due milioni di euro a un giocatore di 36 anni che quando ne ha i più bisogno non c’è mai?



L’ASSALTO DI INZAGHI

Riflessioni su Klose a parte, stasera (ore 20,30 all’Artemio Franchi), per la Lazio potrebbe essere una giornata storica. La Primavera di Simone Inzaghi sfiderà la Fiorentina nella finale di ritorno della coppa Italia Primavera. Il risultato dell’andata è 3-1 per i biancocelesti e il tecnico si mostra cauto: «I ragazzi sanno quanto sia importante questa partita e sono convinto che faranno una grande prestazione». L’ultimo successo è del ’78 e ad alzare il trofeo fu un giovanissimo Mauro Tassotti, ora il vice di Seedorf al Milan.
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