Lazio, contro l'Atalanta l'occasione
per riaffacciarsi nella zona Europa

Federico Marchetti
di Gabriele De Bari
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Domenica 9 Marzo 2014, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 16:41
La rincorsa della Lazio, al piazzamento europeo, si sviluppa su due campi. Al Tardini, dove andrà in scena lo scontro diretto tra Parma e Verona, e all’Olimpico, dove arriverà un’Atalanta alquanto vulnerabile in trasferta. Due sfide, contemporanee e incrociate, che potrebbero avvicinare, ancora di più, i biancocelesti alla zona che conta. Ovvio che la Lazio dovrà capitalizzare al massimo il favorevole impegno casalingo contro i nerazzurri di Colantuono che, nelle ultime 10 gare esterne, hanno raccolto appena 2 punti. Ma c’è l’incognita dello stadio vuoto a tenere in bilico il pronostico, ed è un fattore che Edy Reja teme in maniera particolare.



L’APPELLO

L’allenatore, per sottolineare il clima surreale, che ci sarà all’Olimpico, chiama in causa l’inno della squadra. «Dice che la Lazio non sarà mai sola però, almeno questa volta, credo proprio che non andrà così... Giocare in uno stadio vuoto farà male al cuore perché, senza pubblico, saremo svantaggiati. Mi dispiace tanto che si debba convivere con questa delicata situazione, è un problema importante che occorrerà risolvere in fretta. Spero nel buon senso di tutti, per arrivare a una svolta positiva, magari già a partire dalla prossima partita contro il Milan. Le critiche fanno anche bene ma la domenica i tifosi devono stare vicini alla squadra, assicurando il loro indispensabile sostegno. Mi auguro che i ragazzi non risentano molto della difficile situazione ambientale e che riescano comunque a dare il meglio, in un incontro che si annuncia molto importante per la rincorsa che abbiamo cominciato da tempo. L’Atalanta ha buoni valor, non andrà sottovalutata».



L’OBIETTIVO

Al momento ci sono 7 formazioni a lottare per 2 posti utili in chiave Europa League e Reja rivendica con forza le ambizioni biancocelesti. «Dobbiamo dare seguito alla bella prova offerta a Firenze, con un altro successo che ci consenta di sfruttare il turno di calendario. L’obiettivo europeo è a due punti, siamo in piena corsa per centrarlo, vincendo si aprirebbe uno spiraglio molto interessante in questo finale di campionato. Il Parma va alla grande, anche l’Inter è vicina, a noi il compito di raggiungere le rivali. Stiamo crescendo, contro i viola, abbiamo dimostrato di star bene fisicamente, adesso bisognerà battere l’Atalanta ma non sarà semplice anche considerando la situazione che si è creata tra tifoseria e società. Affronteremo quasi tutti gli scontri diretti all’Olimpico, per questo ci servirà l’aiuto del pubblico che potrebbe diventare determinante». Per Antonio Candreva, quella contro i bergamaschi, sarà la presenza numero 100 in biancoceleste.



IL GIOIELLO

Questo scorcio finale di stagione potrebbe consacrare il talento di Keita, che ieri ha festeggiato 19 anni. Ma, per mettersi in luce, il ragazzo avrà bisogno di spazio, quello che non sempre Reja gli concede. Keita, oltre a rappresentare il futuro, può rappresentare anche il presente, perciò merita fiducia, non di giocare soltanto qualche scampolo di partita. Dopo aver visto indebolito l’organico, dal mercato di gennaio, la risorsa del giovane spagnolo potrebbe davvero diventare il valore aggiunto per chiudere in bellezza un campionato deludente. La filosofia del goriziano è nota da tempo: affidarsi soprattutto all’esperienza dei veterani ma un pizzico di coraggio non guasterebbe il suo curriculum. Anzi, lo arricchirebbe.
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