Lazio de Vrij scalda i cuori: l'olandese
ha riportato entusiasmo tra i tifosi

Lazio de Vrij scalda i cuori: l'olandese ha riportato entusiasmo tra i tifosi
di Alberto Abbate
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Mercoledì 30 Luglio 2014, 12:20 - Ultimo aggiornamento: 13:34

Toccata, bagno di folla e fuga: de Vrij ripartir domani a mezzogiorno, si riunir al gruppo in Germania.

Stavolta da nuovo giocatore della Lazio: aveva firmato un pre-contratto a Formello lo scorso 5 maggio, quasi tre mesi dopo mette nero su bianco su un quadriennale definitivo a 1,3 milioni (bonus compresi) a stagione. Jeans, polo blu e un sorriso di felicità. Non capisce ancora l’italiano, ma è universale l’affetto dei tifosi. I laziali l’hanno già stritolato: in 200 a Fiumicino, qualcuno ieri scandiva persino a suon d’applausi tre ore di visite mediche. Questa è la musica che vuol sentire la Lazio, sovrasta il baccano d’Astori. Stavolta non c’è Sabatini a rovinare l’armonia. Ieri alle 8.05 Stefan era in Paideia, è già il simbolo del riscatto: «Facci vincere il derby», gli urlavano i tifosi. Foto, abbracci, quindi alle 11.05 De Vrij, con la fidanzata Marloes, volava a Villa San Sebastiano per chiudere la telenovela con titoli a lieto fine: il promesso sposo mette la fede biancoceleste. Oggi Pioli dovrà subito catechizzarlo nel 4-3-3 oppure vendere l’anima al 3-4-3 o al 3-5-2. E’ già qualcosa che abbia una scelta, dopo 16 giorni di prove forzate ad Auronzo senza un difensore e i nazionali.

L’ADATTAMENTO

Ricominciano i test. E questo è il primo dilemma: de Vrij può giocare al meglio nella difesa a 4? E ancora: Stefan non è rapido, quale compagno affiancargli, Cana, Novaretti o un mister X? La patata bollente passa a Pioli. Già Reja prima d’andar via s’era interrogato: Edy aveva conosciuto de Vrij a Formello, lo aveva visionato, c’aveva parlato un’ora. A Stefan serve un difensore veloce accanto, dev’essere guidato. La Serie A non è l’Eredivisie, il 22enne dovrà imparare a leggere bene l’anticipo e la giocata: ce l’ha nel Dna, ha un’inclinazione a specchiarsi nel gesto tecnico. E’ vero, al mondiale De Vrij (titolare 7 volte su 7) ha accumulato esperienza internazionale, dopo le 118 gare disputate in Olanda. Ma in Italia dovrà controllare il fraseggio, non eccedere in disinvoltura. Qui non può permettersi una leggerezza e rimediare. Pioli sta pure pensando di provarlo nella difesa a tre, come lo schierava il maestro van Gaal, con Radu e Cana. Ma il cambio tattico creerebbe altri problemi.

I NAZIONALI

Intrappolata al momento nel 4-3-3, la Lazio. Così in principio l’avevano studiata, Lotito e Tare, così Pioli va avanti. Poi sarà però la rosa definitiva a decidere il modulo: il ritorno alla difesa a tre creerebbe tuttavia scompensi a centrocampo. Dove oggi s’insedierà anche il neoacquisto Parolo. Primo allenamento biancoceleste (e presentazione) per l’ex Parma, che stamattina alle 8 sosterrà le visite con Lulic, Onazi, Gonzalez e Candreva. Quest’ultimo già ieri scorazzava a Formello, con un giorno d’anticipo (c’erano anche Cavanda e altri compagni) rispetto al rientro fissato per oggi pomeriggio. Antonio ha tanta voglia di ricominciare, questo è un bel segno. S’è già confrontato con Pioli, non sarà un ripiego rimanere alla Lazio. La dirigenza s’è esposta: «Non lo cederemo», ha promesso Tare. L’entusiasmo è appena stato ritrovato. Non si vedevano così tanti tifosi a Fiumicino dallo sbarco di Cissé. Alla prima giornata c’era Milan-Lazio, all’ultima una Champions sfiorata.

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