Lazio, il pass europeo dipende dalla difesa:
Pioli al lavoro per limitare i gol subiti

Lazio, il pass europeo dipende dalla difesa: Pioli al lavoro per limitare i gol subiti
di Daniele Magliocchetti
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Sabato 25 Ottobre 2014, 06:22 - Ultimo aggiornamento: 19:33
Pioli ricambia e registra la difesa. Per l'ottava volta in questo campionato, il tecnico si vedrà costretto a ridisegnare il reparto arretrato la sesta volta. Quasi una formazione diversa a partita. Una complicazione in più, non c'è dubbio, anche se allo stesso tempo, nonostante la notevole difficoltà, la Lazio sta dimostrando di poter essere ugualmente competitiva. E le tre vittorie consecutive, la risalita in classifica, sono lì a dimostrarlo. Dopo l'infortunio di Gentiletti, che ben si era comportato fino all'incidente al ginocchio, e i lunghi stop di Basta e Radu, in molti pensavano che i biancocelesti potessero andare incontro a diversi problemi di natura tecnica e strutturale, invece Cana, i due reintegrati Cavanda e Ciani, più la sorpresa Braafheid e senza dimenticare il ritorno tra i pali di Marchetti, hanno non solo retto botta, ma in un certo senso garantito continuità e anche una discreta solidità.



ALZARE L'ASTICELLA

Rispetto agli altri reparti, la difesa biancoceleste è senza dubbio il settore che ha più sofferto gli infortuni e le squalifiche. Tra tutti, almeno sulla carta, è forse quello che avrebbe bisogno di qualche garanzia in più, e non è escluso che a gennaio ci sia qualche intervento massiccio, ma a Pioli, che prima di fare l'allenatore è stato un ottimo difensore, questi calciatori danno ampie garanzie. Adesso però il tecnico vorrebbe qualcosa di più, ossia provare a prendere meno rischi e meno gol. Un salto in avanti, insomma. Fino ad ora la difesa laziale non ha subito reti in tre partite, Cesena, Palermo e Fiorentina, mentre nelle altre quattro ha incassato sette gol, due soli con il Sassuolo. Troppi per una squadra ambiziosa. Per fare il vero salto di qualità e competere per la Champions, è necessario abbassare la media delle reti subite. E' vero che il gioco della Lazio spesso e volentieri è rischioso per i difensori, ma è altrettanto vero che diverse volte il reparto arretrato ha lasciato a desiderare, con errori di concentrazione e di piazzamento. Il tecnico sta lavorando molto su quest'aspetto, soprattutto nelle ultime due settimane. Qualche buon risultato si è notato contro la Fiorentina, ma domani con il Torino e nelle partite successive Pioli pretende di voltare pagina.



IL RIENTRO DEI BIG

Una lavoro, quella della fase difensiva, che coinvolge direttamente e naturalmente i difensori, ma non esclude affatto gli altri componenti della squadra, a partire da Djordjevic per arrivare fino a Parolo, Candreva, Lulic. Per quanta riguarda gli ultimi due, il tecnico può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Il bosniaco e l'esterno della nazionale non sono proprio al massimo della condizione, ma sono tornati ad allenarsi. La mezzala sinistra avverte ancora qualche piccolo fastidio al ginocchio per via di una brutta botta rimediata a Firenze, ma è tosto e scalpita per giocare. Discorso simile per Candreva, anche se rispetto al compagno è reduce da una brutta influenza ed è ancora molto debole. Il lavoro del dottor Salvatori, molto meticoloso su Lulic, visto che l'ematoma era importante, alla fine ha pagato e, probabilmente, i due titolari domani contro il Torino saranno regolarmente al loro posto. Il dubbio di Pioli è scegliere tra uno che si è allenato per tutta la settimana e attende un'occasione, Felipe Anderson, oppure confermare la squadra che ha vinto a Firenze, dando così fiducia a Candreva, il re degli assist della serie A. Oggi a Formello si deciderà, ma non sono escluse sorprese, considerato che mercoledì prossimo la Lazio andrà a Verona.