Lazio, la volata vista dai grandi ex
«Europa League, missione possibile»

Lazio, la volata vista dai grandi ex «Europa League, missione possibile»
di Daniele Magliocchetti
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Giovedì 24 Aprile 2014, 00:27 - Ultimo aggiornamento: 16:27
Europa League s, Europa League no. Qualcuno ci crede, qualcuno un po’ meno. Tanti ex campioni della Lazio hanno detto la loro e provato a proiettarsi da qui alla fine del campionato. «La formazione di Reja si è complicata la vita da sola con quel pareggio con il Torino, ma ancora tutto è possibile», il leitmotiv di gente come Oddo, Zoff, Pancaro, Giannichedda, Fiore e Baronio. I biancocelesti cominceranno a Livorno, per poi affrontare il Verona all’Olimpico, andare a Milano con l’Inter e terminare in casa con il Bologna. Un percorso non facile, nel quale è vietato sbagliare. «Sono solo due punti da Parma e Milan, non è semplice, ma secondo me la squadra di Reja ce la può fare anzi, secondo me è la favorita in questo sprint, a patto che non faccia harakiri», le parole dell’ex presidente biancoceleste Dino Zoff. Una figura istituzionale, e non solo in casa Lazio.



OCCHIO AI ROSSONERI

Non solo l’ex grande dirigente laziale la vede bene, anche il campione del mondo Massimo Oddo crede che la Lazio ce la possa fare a centrare l’ultimo traguardo disponibile: «Nelle ultime quattro partite della stagione può sempre succedere qualcosa d’imprevisto. I fattori che entrano in ballo sono diversi, ma credo che due punti non siano insormontabili da recuperare». Per il vecchio terzino di Lazio e Milan, ora allenatore nel settore giovanile del Genoa, la formazione biancoceleste dovrà fare percorso netto o quasi: «Anche se la stagione sta per terminare, i giocatori entrano in campo pensando solo a vincere, non credo affatto che qualcuno possa pensare ad altro, ad esempio il futuro personale. Le altre concorrenti hanno un calendario simile a quello della Lazio, difficile in alcuni casi, meno complicato in altri. Reja deve sfruttare al massimo le prossime due gare e vedere quello che succede». Di tutt’altro avviso ex compagni come Fiore e Giannichedda. Arrivati in coppia alla Lazio nell’epoca cragnottiana e anche ora sulla stessa lunghezza d’onda, tra l’altro i due sono pure ex calciatori del Livorno, prossima avversaria dei laziali. Parte il fantasista: «Se devo essere sincero, non credo molto che ce la possano fare. O meglio io ci spero tanto, ma quest’anno la Lazio è stato troppo altalenante e non penso che nelle ultime partite la situazione possa cambiare più di tanto. In ballo, poi, c’è il Milan, una squadra obiettivamente più forte e, per certi versi, più preparata ad un rush finale come quello che sta per cominciare». Riprende il mediano, Giuliano Giannichedda: «La vedo complicata, anche se sarebbe bello rivedere la Lazio in Europa. Il calendario mi sembra difficile e per me recuperare due punti nelle ultime quattro partite non è proprio facilissimo. Il Parma ha fatto bene per tutto il torneo, il Milan si è ripreso e l’entusiasmo in questi casi fa la differenza».



FATTORI ESTERNI

Tra i meno ottimisti per la cavalcata finale c’è Roberto Baronio, ex laziale ma soprattutto ex compagno di squadra di Mauri e soci. «Il pareggio con il Torino non ci voleva - ha spiegato l’ex centrocampista -, ha reso ogni cosa più difficile. In queste ultime quattro partite conteranno tante cose, come l’unità del gruppo per arrivare al traguardo e, sinceramente, almeno dall’esterno non mi sembra ci siano unità d’intenti. Noto che la Lazio va avanti più per iniziative personali di gente come Candreva o Lulic che di gioco corale vero e proprio». Chiude Giuseppe Pancaro, campione d’Italia con la Lazio nel 2000: «L’arrivo del caldo potrebbe giocare brutti scherzi e se non c’è la benzina, non vai molto lontano. Il calendario della Lazio non è complicatissimo, ma vale lo stesso discorso per le altre squadre. Sarà difficile centrare l’Europa League, ma non impossibile».
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