Lazio, la difesa di Reja è un colabrodo
Serve un'autentica rifondazione

Lazio, la difesa di Reja è un colabrodo Serve un'autentica rifondazione
di Daniele Magliocchetti
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Martedì 15 Aprile 2014, 00:13 - Ultimo aggiornamento: 16:56
Una difesa colabrodo. Una reparto in grande difficolt che sta facendo acqua da tutte le parti, mettendo a serio rischio la corsa per l’Europa e vanificando i buoni risultati ottenuti soprattutto nelle ultime giornate. Il problema per la Lazio è grave, i numeri non sono confortanti e la sconfitta di Napoli ha solo messo in risalto una questione che va avanti da diverso tempo. I 44 gol subiti in trentatré partite di campionato sono davvero troppi, ben otto nelle ultime quattro gare. Una quantità di reti spropositate anche per uno come Edy Reja che lavora molto sulla fase difensiva e numeri del genere non sono facili da accettare. Era dalla stagione ’60-61 che la Lazio non subiva quattro sconfitte con quattro reti subite. Un primato che fa rabbrividire e preoccupare non solo per il presente, ma anche per il futuro.



DIFENSORE DI LIVELLO CERCASI

Gli unici due baluardi difensivi sono Radu e Biava. Con loro in campo, la Lazio sembra più attenta e concentrata, ma quel che più conta, ha una media di reti incassate minore rispetto a quando non ci sono. Una coincidenza? Non proprio. Ma se per il momento il goriziano dovrà fare di necessità virtù, per il prossimo anno è obbligatorio correre ai ripari, puntando su elementi di affidamento e senza dubbio più giovani. A Dias non verrà rinnovato il contratto, mentre Ciani, Pereirinha e Cavanda verranno messi sul mercato. Da valutare, invece, le situazioni con Cana e Novaretti, ma è difficile che lasceranno la capitale. Reja vorrebbe confermare Biava, la società ha già fatto un’offerta, ma il difensore ci sta pensando. Il centrale spera nell’Atalanta, ma lì, al momento, c’è poco spazio. A breve, forse la prossima settimana, ci sarà un incontro con il club, probabilmente decisivo. La Lazio è intenzionata ad investire sulla difesa e si sta guardando attorno. Rispetto al passato, vorrebbe pescare anche in Italia. Il nome più gettonato è quello di Davide Astori del Cagliari che piace a Reja ma pure al diesse Tare. I rapporti con Cellino sono buoni, tanto che i biancocelesti avrebbero già fatto qualche sondaggio. Fino a qualche tempo fa il patron rossoblù chiedeva tanto per il suo gioiello, oltre 15 milioni di euro, ma visto che il contratto di Astori scade il prossimo anno, la cifra si è notevolmente abbassata. Lotito farà un tentativo e pare sia disposto a spendere 10 milioni di euro. Stesso discorso per Martin Hinteregger, forte difensore classe ’92 del Salisburgo, corteggiatissimo in Germania e Inghilterra.



«BASTA TORTI ARBITRALI»

Guai difensivi a parte, nelle ultime gare la Lazio ha subìto diversi torti: Napoli, Genoa e Atalanta. Errori decisivi. La società alza la voce ed è ancora il diesse Tare a chiedere rispetto: «Sono passate alcune ore, ma quanto è accaduto al San Paolo ci lascia rammaricati e interdetti. Purtroppo con Banti siamo sfortunati, e sempre a Napoli. Ultimamente siamo stati un po’ troppo penalizzati e mi riferisco in casa con l’Atalanta al gol di Gonzalez annullato ed era regolare e al rigore su Keita, tutti e due sullo 0-0, rigore solare a Marassi su Mauri con il Genoa e sempre sullo 0-0. Non vogliamo qualcosa di più, ma il giusto. Spero che non succeda più nulla da qui alla fine».
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