SERVE IL MERCATO
«Abbiamo intrapreso la retta via – ha aggiunto il patron-, ora è importante mantenere il ritmo ed affrontare ogni incontro come se fosse una finale: fondamentale saranno il supporto e l'affetto dei nostri tifosi». Ma per sognare in grande però non basta solo il cambio di mentalità della squadra. Serve soprattutto uno scatto da parte della società. Il salto di qualità passa inevitabilmente dalla prossima finestra di mercato. In estate si è fatto molto, ma la rosa è ancora incompleta. Colpa in parte anche di quei fattori imponderabili tanto cari al presidente laziale. Bisognerà correre ai ripari in difesa: serve un centrale. Gentiletti non tornerà prima della fine del campionato e le alternative pronte in casa non si sono dimostrate all'altezza. Cana è stato riadattato in quel ruolo, l'albanese è un centrocampista. E comunque si muove meglio in una difesa a tre piuttosto che a quattro. Ciani la maggior parte delle volte va in difficoltà, s'impone fisicamente ma tecnicamente ha grossi limiti. Il problema del terzino destro lo ha risolto Pioli rivitalizzando Cavanda dopo l'infortunio di Basta e il flop, forse annunciato, di Konko. Quest'ultimo lunedì contro il Cagliari potrebbe però avere un'altra chance.
GUAI A SINISTRA
Un punto interrogativo si è aperto invece sulla fascia sinistra. In rampa di lancio i giovani Keita e Anderson sono stati scavalcati da Capitan Mauri. Da quando Pioli si è affidato a lui la Lazio in un colpo solo ha infilato quattro vittorie ma soprattutto ha trovato i gol di Djordjevic, ben 5. E non è un caso che senza di lui in mediana il serbo abbia smesso di segnare. Anderson ha deluso e non poco da inizio stagione, il tecnico laziale lo ha bocciato con il Torino, magari non definitivamente. Dotato di tecnica e rapidità il brasiliano manca di carattere. La Lazio lo ha aspettato per un anno, crede in lui ma è ora di raccogliere i frutti. Diverso il caso di Keita che di personalità ne ha fin troppa. Il gioiello della cantera laziale va sgrossato e lucidato. Lasciarlo opacizzare sarebbe un delitto. A Verona le sue sfuriate avrebbero fatto molto comodo.