L'ottimismo di Pioli: «Le sconfitte fanno crescere, a Verona mi aspetto una Lazio grintosa»

L'ottimismo di Pioli: «Le sconfitte fanno crescere, a Verona mi aspetto una Lazio grintosa»
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Venerdì 28 Novembre 2014, 14:58 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 00:15
«E' evidente che nelle ultime due partite siamo mancati in attenzione e determinazione ad Empoli. Con la Juve è venuta meno la lucidità, le sconfitte fanno male, ma possono anche essere utili se si capisce il perché sono arrivate e quali sono le situazione che ci hanno penalizzato. La Lazio esce da questa settimana con le idee ancora più chiare. Sa cosa deve e non deve fare per ottenere il risultato». Parola di Stefano Pioli. Il tecnico della Lazio non difetta certa di ottimismo e trova le buone notizie anche nelle ultime due sconfitte biancocelesti. Ora però la squadra ha fatto tesoro dei propri errori ed è pronta a riprendere la marcia verso le zone alte della classifica.



Mancanza di umiltà. «No, ci è mancata l'attenzione a Empoli. Io, lo staff e i miei giocatori abbiamo rivisto le ultime due partite. Abbiamo fatto tante cose positive per riscalare la classifica, adesso per generosità e per la forza dell'avversario non siamo riusciti a riprendere il nostro cammino. Domani vogliamo tornare ad essere la squadra che sappiamo essere».



La strigliata di Lotito. «E' importante. Il presidente è molto impegnato, ma si fa sentire sempre molto presente. E' un supporto per la squadra. Non era contento, ma è venuto per stimolarci e darci sostegno. Tutti insieme dobbiamo uscire da questo momento».



Ledesma. «Non è vero lo tengo in considerazione come gli altri 29 giocatori della squadra. Ma devo fare delle scelte. Cristian rimane un valore per questa squadra».



La fase difensiva. «Sedici gol subiti sono troppi, ma 12 li abbiamo incassati con tutti i giocatori sopra la metà campo. E' mancata quindi attenzione e determinazione. Sicuramente però per mentalità siamo portati ad andare sempre avanti per vincere».



Il calendario. «E' chiaro che partiamo per Verona per fare i tre punti. Dobbiamo essere rabbiosi e grintosi, cattivi agonisticamente, perché veniamo da due sconfitte. Mi aspetto buone risposte dal campo».



Radu. «Secondo me lui nella difesa a tre è perfetto, ma Stefan può anche fare il centrale di sinistra a quattro».



Il mercato. «Ho confronti quotidiani sia col ds sia con Lotito. Non voglio parlare di gennaio, mancano quattro partite di campionato e una di Coppa Italia. Le valutazioni sono già state fatte per quando si aprirà la finestra».



La sfida da ex. «I ricordi sono positivi, il Chievo ha creduto in me e mi ha fatto tornare in Serie A. E' un ambiente attento e preciso, con una società che ti sostiene. Ci aspetta un avversario molto determinato che, col nuovo allenatore, ha trovato una nuova compattezza e maggiore presenza nell'area nemica. Troveremo spesso gli spazi chiusi, dovremo stare attenti alle ripartenze».



Mauri. «Stefano sta bene, è una scelta possibile. Ma anche Keita lo è. La sua prestazione è stata discreta, la Juve era troppo forte. Deve dimostrare ogni giorno di potermi mettere in difficoltà».
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