IL CALCIO TOTALE
Sin dai primi giorni di ritiro, Pioli ha spiegato ai suoi giocatori, che il divario con le altre squadre si crea con il gioco e l'organizzazione. Ma per riuscire in questo intento tutti, e proprio tutti, devono fare la propria parte sia in attacco, sia in difesa. «Da voi pretendo solo che attacchiate e difendiate tutti insieme, se riuscirete a farlo, allora faremo ricredere tanti», il leitmotiv di Pioli. Ognuno deve coprire la propria zona, ma soprattutto bisogna essere compatti e aiutarsi l'un l'altro. Per questo non è fantascienza se dopo un dribbling mozzafiato o un guizzo dei suoi, si nota Felipe Anderson che corre a va a posizionarsi davanti a circa dieci metri da Basta o da Radu, a seconda della fascia di competenza, per partecipare alla fase difensiva. Stessa cosa che fanno Candreva, Mauri e lo stesso Klose, per non parlare dei centrocampisti, con Biglia in primis, visto che è colui che detta i tempi tattici. Una versione riveduta e quasi corretta del vecchio e splendido calcio totale modello olandese anni settanta. Pioli da anni ne è affascinato e alla Lazio, in qualche modo, ha potuto metterlo in pratica. «Penso che il nostro segreto sia proprio il fatto che attacchiamo e difendiamo tutti insieme, non è banalità ma la realtà, non è facile soprattutto per uno come me, ma mi sto trovando a mio agio in questo sistema di gioco», svela Felipe Anderson.
IL BUNKER
Attaccare e difendere tutti insieme va bene come idea di gioco e mentalità, ma saper fare gol è in principal modo il mestiere delle punte e dei trequartisti, mentre i difensori hanno il compito di fermare le offensive degli avversari. Nonostante la grande mano degli altri componenti della squadra, la Lazio ha trovato in de Vrij prima e Mauricio dopo due ottimi centrali difensivi. Tra i due a giganteggiare e a fare la differenza è l'olandese che cresce in sicurezza di gara in gara. Non a caso nell'ultimo mondiale è stato eletto il miglior centrale della competizione iridata e in serie A sta confermando tutta la sua forza. Con Mauricio, arrivato da meno di due mesi, il feeling è perfetto. I due dialogano spesso in campo, un mix tra l'italiano e l'inglese, e il tandem sta funzionando a meraviglia. Non è un caso che nelle ultime sei partite la Lazio abbia incassato solo una rete.
LE CORREZIONI
Oltre al tandem centrale, ci sono pure i due terzini Basta e Radu e Marchetti in porta che ha un'imbattibilità di 424 minuti. Dai due cursori Pioli vuole che avanzino spesso e che insieme a de Vrij e Mauricio tengano la linea di difesa molto alta. Entrambi i terzini all'inizio stentavano un po', ma alla fine si sono adeguati e cresciuti insieme alla squadra, soprattutto grazie alle perfette diagonali del serbo, spesso precise e puntuali. L'ultima grande variazione è stata sulle palle inattive. Un tallone d'Achille per il reparto difensivo biancoceleste almeno fino a una decina di partite fa. Anche in questo Pioli è stato caparbio, dedicando ore e ore in allenamento, fino a correggere quasi completamente il difetto. Il vero allarme per la difesa restano i cartellini gialli. Per lo sprint finale potrebbero fare la differenza e la Lazio, a cominciare dalla prossima sfida con il Cagliari, dovrà fare attenzione, visto che tutta la difesa, tranne Marchetti, è interamente diffidata.