Pioli lancia l'allarme: «Alla Lazio
mancano due difensori»

Stefano Pioli
di Alberto Abbate
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Martedì 15 Luglio 2014, 00:28 - Ultimo aggiornamento: 12:55
Le condizioni di Pioli: Con due difensori e senza cessioni eccellenti, possiamo centrare l'Europa. Il nuovo allenatore non si nasconde pi, vuole Astori e de Vrij e nessun sacrificio big per averli. Solo cos non fallir il mandato. Il messaggio a Lotito e Tare chiaro e sincero. Pioli vede soprattutto il volto di Davide all'orizzonte. E' esattamente a 23 chilometri di distanza, in ritiro col Cagliari, in evidente imbarazzo: «No, meglio di no», rispondeva ieri Astori a un tifoso che invocava un suo autografo sulla maglia della Lazio. E' già iniziato il pellegrinaggio biancoceleste a Sappada. I laziali vogliono trascinare Astori ad Auronzo, Zeman fa lo gnorri: «La trattativa non mi riguarda». Lotito deve convincere Giulini con 6,5 milioni, con l'entourage del giocatore c'è già un accordo di massima intorno agli 1,3. Tare spera che l'affare possa sbloccarsi nelle prossime ore: fra giovedì e venerdì sarà sotto le Tre Cime di Lavaredo, sarebbe bello presentarsi a braccetto con Davide. Biava già lo incorona: «E' forte, è lui il mio erede».

RILANCIO PER DE VRIJ

C'è da rimpiazzare pure Dias. Ecco il rilancio immediato per de Vrij. La nuova offerta biancoceleste è di 7 milioni. Chiara la volontà di Stefan - sul sito stesso del Feyenoord – appena rientrato dal mondiale a Rotterdam: «In Brasile sono cresciuto parecchio e migliorato partita dopo partita. Fa molto piacere essere stimato dai club di altri campionati». United, Everton, Liverpool e Schalke 04, Stefan s'è promesso però due mesi fa alla Lazio. E adesso è in pressing sulla sua società – che pretende tra i 10 e i 12 milioni per liberarlo - persino con una minaccia velata: restare e andare a scadenza a giugno prossimo. Il Feyenoord non può tirare troppo la corda: guarda caso, ha appena acquistato lo svincolato Khalid Boulahrouz. L'attesa di Pioli ad Auronzo sta però diventando snervante: «E' importante lavorare subito sulla linea difensiva».

RIMBROTTO A KEITA

Quarto giorno di lavoro sulle Dolomiti, cresce l'ottimismo dopo il successo di domenica (10-0): «Io e il mio staff stiamo portando i nostri metodi e i ragazzi li stanno recependo. Ora aumenteremo i carichi di lavoro per avere benefici più avanti». Il progetto verde continua, al vaglio tanti baby in questa fase della preparazione: «Cataldi può fare al caso nostro, Keita è già ad un alto livello, ma deve giocare di più per la squadra». Primo rimbrotto di Pioli al “Balde” giovane, troppo esuberante quando manca il freno di Klose: «L'attacco della Germania dev'essere l'esempio – sottolinea il mister – e Miro è un campione. Ha concluso un percorso incredibile con il record di gol e il titolo». Gongola ancora, Lotito: «È la storia del calcio e chiuderà la carriera con noi».

SI PARTE DAL 4-3-3

Klose dell'altra Coppa del mondo, quella d'Argentina. Biglia non si dà pace: «Abbiamo creato molto più occasione della Germania». Lo rincuora, Pioli: «Sarà deluso, ma dev'essere soddisfatto perché ha dimostrato qualità e d'essere importante per la Seleccion». Felipe Anderson – provato quasi in regia - non gli toglierà il posto: «E' un centrocampista più propenso ad attaccare che a difendere». Non si scioglie la rete fra i pali, è duello Marchetti-Berisha: «Non ci sono ancora gerarchie». Djordjevic si candida prima-punta: «Ha ottima fisicità e buona tecnica. Lavora molto per la squadra, ha l'atteggiamento giusto». Avanti col 4-3-3, almeno perora: «Il sistema di gioco iniziale che adotteremo sarà quello, ma non sarà l'unico».



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