RILANCIO PER DE VRIJ
C'è da rimpiazzare pure Dias. Ecco il rilancio immediato per de Vrij. La nuova offerta biancoceleste è di 7 milioni. Chiara la volontà di Stefan - sul sito stesso del Feyenoord – appena rientrato dal mondiale a Rotterdam: «In Brasile sono cresciuto parecchio e migliorato partita dopo partita. Fa molto piacere essere stimato dai club di altri campionati». United, Everton, Liverpool e Schalke 04, Stefan s'è promesso però due mesi fa alla Lazio. E adesso è in pressing sulla sua società – che pretende tra i 10 e i 12 milioni per liberarlo - persino con una minaccia velata: restare e andare a scadenza a giugno prossimo. Il Feyenoord non può tirare troppo la corda: guarda caso, ha appena acquistato lo svincolato Khalid Boulahrouz. L'attesa di Pioli ad Auronzo sta però diventando snervante: «E' importante lavorare subito sulla linea difensiva».
RIMBROTTO A KEITA
Quarto giorno di lavoro sulle Dolomiti, cresce l'ottimismo dopo il successo di domenica (10-0): «Io e il mio staff stiamo portando i nostri metodi e i ragazzi li stanno recependo. Ora aumenteremo i carichi di lavoro per avere benefici più avanti». Il progetto verde continua, al vaglio tanti baby in questa fase della preparazione: «Cataldi può fare al caso nostro, Keita è già ad un alto livello, ma deve giocare di più per la squadra». Primo rimbrotto di Pioli al “Balde” giovane, troppo esuberante quando manca il freno di Klose: «L'attacco della Germania dev'essere l'esempio – sottolinea il mister – e Miro è un campione. Ha concluso un percorso incredibile con il record di gol e il titolo». Gongola ancora, Lotito: «È la storia del calcio e chiuderà la carriera con noi».
SI PARTE DAL 4-3-3
Klose dell'altra Coppa del mondo, quella d'Argentina. Biglia non si dà pace: «Abbiamo creato molto più occasione della Germania». Lo rincuora, Pioli: «Sarà deluso, ma dev'essere soddisfatto perché ha dimostrato qualità e d'essere importante per la Seleccion». Felipe Anderson – provato quasi in regia - non gli toglierà il posto: «E' un centrocampista più propenso ad attaccare che a difendere». Non si scioglie la rete fra i pali, è duello Marchetti-Berisha: «Non ci sono ancora gerarchie». Djordjevic si candida prima-punta: «Ha ottima fisicità e buona tecnica. Lavora molto per la squadra, ha l'atteggiamento giusto». Avanti col 4-3-3, almeno perora: «Il sistema di gioco iniziale che adotteremo sarà quello, ma non sarà l'unico».
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