Lazio in Champions, istruzioni per il Bayer:
stop al caso Biglia e ai malumori, serve gioco

Lazio in Champions, istruzioni per il Bayer: stop al caso Biglia e ai malumori, serve gioco
di Daniele Magliocchetti
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Martedì 11 Agosto 2015, 06:03 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 10:19
Basta errori e piagnistei, a testa bassa verso la Champions. La Lazio fa quadrato. La società corre ai ripari, è pronta ai confronti per chiarire ogni situazione, ma non vuole più lamentele di alcun tipo e chiede a Pioli e i giocatori la massima concentrazione per il preliminare. Una grande occasione che non può essere fallita. I passi falsi commessi in campo con la Juve, sia di strategia, di tattica e preparazione, ma anche fuori dal terreno di gioco, come la gestione della fascia di capitano, le parole di Biglia o lo sfogo di Keita (nel mirino dell'Inter, si dice), verranno affrontati, analizzati e corretti. Dall'esterno, considerate le piccole e grandi turbolenze che si sono avvertite, c'è la sensazione che rispetto allo scorso anno qualcosa non va come deve andare. Le frasi di Parolo durante il ritiro, («I giovani devono capire che si suda e lavora sempre») o quelle di Klose subito dopo la Supercoppa («La nostra arma era che ognuno pedalava per l'altro, si deve lavorare») sono il segnale che qualche errore c'è stato, ma c'è ancora il tempo, non tantissimo, per riparare e rimettersi in careggiata, anche perché il Bayer Leverkusen è lì.

GLI SCONTENTI
Le sconfitte sicuramente non hanno agevolato il lavoro del tecnico e del club anzi, probabilmente, hanno aumentato qualche malumore. Keita è solo quello uscito pubblicamente, ma potrebbero essercene degli altri. La società è vigile ed è pronta ad avere confronti chiarificatori, anche nei prossimi giorni a Formello. Con il giovane talento spagnolo, che tanto bene ha fatto il primo anno ma che nell'anno della conferma è scomparso, c'è già stato qualche cosa di ritorno da Shanghai. Una situazione che ha curato personalmente Lotito il quale ha parlato con il giocatore, lo ha rassicurato, anche se al tempo stesso ha ribadito a Keita e, indirettamente, al suo agente che qualora ci fossero club interessati, la richiesta è di 15/18 milioni di euro. La Lazio non vorrebbe disfarsene. L'altra situazione che verrà affrontata è relativa a Biglia. La troppa sincerità sul futuro ha sorpreso, anche perché, una volta aggregato al gruppo e ricevuta la fascia, Lucas davanti a Pioli ma anche a tutta la squadra, oltre a ribadire la sua gioia per i gradi, non ha mai messo in dubbio la sua permanenza alla Lazio. Nonostante il procuratore dell'argentino, Montepaone, pressa per avere un incontro, il club è fermo nel rispondere che ci sarà, ma solo dopo il preliminare di Champions. Per la società, il regista (che ha già parlato con Tare: proposto il rinnovo) è incedibile e solo davanti a una cifra importante (oltre 40 milioni di euro) è disposta a parlarne.

INGRANAGGI DA RIVEDERE
Dal campo arrivano i segnali più preoccupanti. Una squadra quasi slegata, giù di tono e poco convinta. L'esatto contrario di quella ammirata la passata stagione. Va bene non essere ancora al massimo in questa fase, ma la lentezza in alcuni casi, la poca brillantezza e qualche errore tecnico-tattico a meno di dieci giorni dalla sfida più importante della stagione, sono segnali non proprio incoraggianti. Pioli sa dove andare a correggere e, probabilmente, anche gli innesti da fare. Per la preparazione sono previsti approfondimenti, mentre per la squadra, oltre ai ritorni di Parolo e Lulic, il tecnico vorrebbe lanciare Milinkovic-Savic a centrocampo. Potrebbe essere il serbo la grande novità per la doppia sfida col Bayer Leverkusen. La società, ieri, ha inviato la lista Uefa. L'unica sorpresa è che invece di essere 25, in realtà sono ventisei. Nella lista B figura il nome di Keita, ma era già previsto e non è una causa dello sfogo di Shanghai. E' il più giovane e risulta essere tesserato da almeno due stagioni e grazie a questi requisiti, la Lazio ha potuto aggiungere Murgia, un elemento in più.