PORTA E DIFESA
Riecco Berisha fra i pali, nonostante un Marchetti fresco di rinnovo sino al 2019. In realtà è tutto fatto per il portiere di Bassano, ma manca ancora la firma che arriverà la prossima settimana. Quando l'agente Bozzo ne approfitterà anche per intavolare un'eventuale trattativa con l'Udinese per il suo assistito Heurteux. I margini ci sono, anche perché il Dnipro continua a rifiutare il prestito con obbligo di riscatto di Douglas. Domani sera all'Olimpico si riproverà a parlare vis-a-vis con la dirigenza ucraina, ma sarà tutt'altro che facile riuscire a strappare una formula diversa dai 7-8 milioni dilazionati. E' fermo sui 10, nonostante la scadenza a giugno, anche l'Olimpique Marsiglia per il suo capitano N'Koulou. Ne chiede invece appena 3-4 la Steaua Bucarest per Varela, nel taccuino di Tare da diverso tempo: «Mi piacerebbe approdare alla Lazio», confessa il centrale con passaporto portoghese, ma originario di Capo Verde.
KEITA COL SENEGAL
Non arrivano i documenti spagnoli, uno spazientito Keita decide d'accettare la corte del Senegal: «Ho parlato con la mia famiglia e i miei genitori, non è stato facile. Sono giovane, ho un futuro davanti a me. Ma la scelta ormai l'ho presa, ho intenzione di giocare per il Senegal. Discutendone ho messo tutto sulla bilancia, valutando i pro e i contro. Ora è scattato il momento, tutto è più chiaro. Sono nato in Spagna, dove sono anche cresciuto. É normale pensarci un po', non è una decisione da prendere tanto alla leggera. Adesso spero d'essere chiamato per le qualificazioni ai mondiali del 2018». Una parte del cuore rimane però catalana: «Alla Lazio procede tutto bene, ma la squadra dei miei sogni è il Barcellona. Sono cresciuto lì, ho tirato i primi calci al pallone con la maglia blaugrana. A 16 anni la Lazio mi ha notato e mi ha portato a Roma. Ma il Barca per me rimane il top del top». Domani sera il Balde giovane rimarrà a casa: squalificato in Europa, dopo l'ingenuità di Rosenborg. Appuntamento a Empoli.