Lazio, 3 punti per ripartire. Ora avanti con il Sassuolo per centrare l'Europa

Lazio, 3 punti per ripartire. Ora avanti con il Sassuolo per centrare l'Europa
di Gabriele De Bari
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Mercoledì 1 Ottobre 2014, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 09:21
C'è così tanta voglia di Lazio che è bastata una scintilla per riaccendere gli entusiasmi del popolo biancoceleste. Le paturnie, ricomparse dopo la sconfitta interna contro il Cesena, sono state spazzate via dal largo successo di Palermo. Nonostante la squadra sia ancora alla ricerca di una precisa identità tattica, il calendario sembra poter dare una mano alle sue aspirazioni: Sassuolo, Fiorentina, Torino, Verona, Cagliari, Empoli. L'esplosione di Djordjevic, il ritorno da titolare di Mauri, la difesa imbattuta, la capacità di soffrire, i primi punti in trasferta: sono state numerose le note liete per Pioli, che adesso avrà meno problemi nel guardare la classifica. Il presidente Lotito ha rilasciato dichiarazioni trionfalistiche. «E' arrivata la risposta dal campo, abbiamo visto la vera Lazio una squadra capace di incidere, con orgoglio, determinazione e spirito di gruppo, sul risultato. E Djordjevic è un grande campione». Dallo scoramento all'entusiasmo, il passo è breve: come al solito non esistono le mezze misure.

LE DIFFICOLTA'

Il presidente, però, ha dimenticato le tante sofferenze del primo tempo, quando la Lazio è stata messa in seria difficoltà dagli avversari rischiando più volte il tracollo. Perciò bisogna navigare a vista, tenendo un basso profilo, senza lasciarsi andare troppo nei giudizi. Più che una bella prova di squadra, c'è stato lo show di Djordjevic che si è preso tutto: gol, punti, pallone e proscenio. Pioli non sarà rimasto soddisfatto dalla prova deludente della prima frazione e cercherà di rimediare alle situazioni che non hanno funzionato. Mauri, senza una collocazione fissa, incide meno nella manovra: ha giocato da ala destra, ala sinistra, centravanti, mediano. Fermo restando che il tecnico considera poco Keita, preferendogli anche Anderson, con questi interpreti, e visto che Pioli schiera un solo attaccante, non sarebbe meglio affidarsi al 4-4-1-1, con Mauri nel ruolo a lui più congeniale alle spalle di Djordjevic o Klose? Un'ipotesi tattica che dovrà prendere in considerazione perché gli consentirebbe di avere Candreva e Lulic sulle corsie esterne, dove rendono al massimo. Onazi e Parolo non sono portati a gestire il gioco e, contro formazioni di ben altro lignaggio, avranno vita complicata. La Lazio dovrà seguire un percorso di crescita, che dovrebbe portarla a competere per un posto in Europa, perciò dovrà trovare la quadratura migliore. Fermo restando che Keita merita più spazio, perché è una risorsa di livello. Ripartire dagli aspetti positivi e valorizzare il più possibile le qualità di alcuni calciatori importanti: questo dev'essere il compito di Pioli. Intanto, questa sera, alle 2015, la Primavera di Inzaghi, giocherà a Verona, contro il Chievo, per la Supercoppa.