LE DIFFICOLTA'
Il presidente, però, ha dimenticato le tante sofferenze del primo tempo, quando la Lazio è stata messa in seria difficoltà dagli avversari rischiando più volte il tracollo. Perciò bisogna navigare a vista, tenendo un basso profilo, senza lasciarsi andare troppo nei giudizi. Più che una bella prova di squadra, c'è stato lo show di Djordjevic che si è preso tutto: gol, punti, pallone e proscenio. Pioli non sarà rimasto soddisfatto dalla prova deludente della prima frazione e cercherà di rimediare alle situazioni che non hanno funzionato. Mauri, senza una collocazione fissa, incide meno nella manovra: ha giocato da ala destra, ala sinistra, centravanti, mediano. Fermo restando che il tecnico considera poco Keita, preferendogli anche Anderson, con questi interpreti, e visto che Pioli schiera un solo attaccante, non sarebbe meglio affidarsi al 4-4-1-1, con Mauri nel ruolo a lui più congeniale alle spalle di Djordjevic o Klose? Un'ipotesi tattica che dovrà prendere in considerazione perché gli consentirebbe di avere Candreva e Lulic sulle corsie esterne, dove rendono al massimo. Onazi e Parolo non sono portati a gestire il gioco e, contro formazioni di ben altro lignaggio, avranno vita complicata. La Lazio dovrà seguire un percorso di crescita, che dovrebbe portarla a competere per un posto in Europa, perciò dovrà trovare la quadratura migliore. Fermo restando che Keita merita più spazio, perché è una risorsa di livello. Ripartire dagli aspetti positivi e valorizzare il più possibile le qualità di alcuni calciatori importanti: questo dev'essere il compito di Pioli. Intanto, questa sera, alle 2015, la Primavera di Inzaghi, giocherà a Verona, contro il Chievo, per la Supercoppa.