Lazio, contro la Juventus devi crederci, invertire la rotta si può

Lazio, contro la Juventus devi crederci, invertire la rotta si può
di Emiliano Bernardini
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Venerdì 4 Dicembre 2015, 09:59 - Ultimo aggiornamento: 20:01

ROMA Dall'Olimpico all'Olimpico passando per Shanghai. Dalla finale di Coppa Italia ad una sfida che sa quasi di ultima spiaggia per Pioli, passando per l'amaro pomeriggio della Supercoppa. Cinque mesi dopo Lazio-Juventus assume significati diametralmente opposti a quelli della notte del 20 maggio scorso. L'entusiasmo per quello che poteva essere è stato sostituito dalla delusione per una stagione che, arrivata a questo punto, sembra già perduta. Il doppio palo di Djordjevic tagliò i sogni di gloria dei biancocelesti che non hanno trovato vendetta nemmeno nell'afoso pomeriggio di Shanghai. Anzi. Da lì il timoniere Pioli e la sua nave hanno iniziato un naufragio senza fine. I sorrisi si contano sulle dita di una mano. Malumori, litigi e il malcontento della tifoseria sono diventate pane quotidiano dalle parti di Formello. ORGOGLIO
Rialzare immediatamente la testa è il grido disperato di Pioli che vede la sua nave puntare dritto lo scoglio senza riuscire a cambiare rotta. «Ci sono due possibilità: scendere in campo per non perdere, non sbagliare e non subire o credere di fare la partita e avere le qualità giuste per attaccare e difendere. Abbiamo solo una scelta: quella di crederci» le parole del tecnico biancoceleste che sa benissimo che la Juventus non è certo l'avversaria migliore per ritrovarsi: «Non conta tantissimo l'avversario, non abbiamo tempo da perdere e dobbiamo fare risultato. Vuol dire che dobbiamo fare una grande prestazione».
FISCHIETTI CONTRO
Un punto nelle ultime cinque gare, che ha fatto velocemente scivolare la Lazio al decimo posto in classifica con una delle peggiori difese della serie A. Pioli non nega che il momento è frutto di qualcosa che non va nei suoi, ma punta anche il dito contro gli arbitri che, a detta sua e del club, avrebbero penalizzato la squadra in almeno undici occasioni: «Questa è la realtà dei fatti, la squadra meritava più punti. Contro l'Empoli sarebbe stato almeno 1-1, quindi magari saremmo qui a parlare di altri aspetti. Voglio che sia chiaro questo: noi vorremmo essere responsabili dei nostri risultati. Abbiamo diritto come tutte le altre squadre di essere valutate allo stesso modo. Sono stanco a fine partita di dire che ci sono state situazioni che ci hanno penalizzato». Certo che parlare di arbitri in questo momento appare pretestuoso visto che la crisi ha decisamente altre origini e non può certo essere imputata solo ai fischietti.
QUEL LONTANO 2003
Missione disperata per Pioli che sente la sua panchina sempre più rovente. Questa sera all'Olimpico arriverà la squadra più in forma del campionato, alla pari del Napoli. La formazione di Allegri, dopo un avvio da mani nei capelli, ha inanellato quattro vittorie consecutive che l'hanno riportata a sentire il profumo dello scudetto. I numeri poi sono tutti dalla parte della Vecchia Signora. In campionato Biglia e compagni non vincono contro i bianconeri da 20 gare: l'ultimo successo risale al 6 dicembre 2003. Da allora sono arrivati appena 6 pareggi e 14 vittorie juventine.

In particolare, con Lotito presidente la Lazio non ha mai battuto la Juve. Occhio agli ex Hernanes (Ancora tu?) e Lichsteiner. I biancocelesti si aggrappano alla sorte e alla speranza che Matri voglia farsi perdonare dopo il gol decisivo in finale di Coppa Italia.