Matri ridisegna la Lazio. Si torna alle due punte: fuori uno tra Felipe Anderson e Candreva

Matri ridisegna la Lazio. Si torna alle due punte: fuori uno tra Felipe Anderson e Candreva
di Daniele Magliocchetti
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Giovedì 3 Settembre 2015, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 10:51
Matri conduce, Keita ispira e Pioli corregge la Lazio. L'immediata e quasi coinvolgente sintonia dei due attaccanti al primo giorno di lavoro fa rivedere piani e idee all'allenatore, incoraggiandolo a provare ad intraprendere una strada diversa, rispetto a quella dell'anno scorso e di questo primo scorcio di stagione. Un percorso tattico nuovo che potrebbe dare un po' di respiro e la possibilità al gruppo di ritrovarsi con più facilità, considerato che il momento è molto delicato. Il tempo per rimettersi in sesto, pure sulla preparazione, è poco, anche perché quando terminerà la sosta, i biancocelesti giocheranno sette partite in venti giorni. E altri passi falsi non si possono commettere.
IL 4-4-2
Il tecnico appare orientato non solo a schierare le due punte, sfruttando al meglio l'innesto di Matri, ma da un certo punto di vista è costretto a fare di necessità virtù, schierando una Lazio più compatta, guardinga ed equilibrata con il 4-4-2. Una scelta non certo definitiva, ma al momento sembra poter essere una delle soluzioni più logiche, visto l'andamento della squadra dal punto di vista fisico. Alla fine contro l'Udinese A rischiare potrebbero essere i tanti trequartisti che sono in rosa da Felipe Anderson, a Morrison allo stesso Mauri e, forse pure Kishna anche se l'olandese, a meno che non si adatti a fare l'esterno (difficile) può fare la seconda punta. Inevitabilmente i posti in campo diventerebbero di meno, con Candreva e il brasiliano, ad esempio, che potrebbero giocarsi una maglia per la fascia destra, considerato che dall'altra parte c'è Lulic,. In mezzo al campo, in attesa di Biglia, Cataldi o Milinkovic-Savic, Parolo e Onazi.
IN FORMA
Un'altra cosa che è saltata agli occhi, almeno sul campo, è che Alessandro Matri, probabilmente per nuovi stimoli e per la nuova avventura, è apparso il giocatore più in forma della squadra. Sempre attento, sempre con il sorriso, già pronto e scalpitante sul terreno di gioco. Per non parlare della sua affinità con il giovane Keita, anche lui parecchio concentrato a quello che chiedeva Pioli. Entrambi, se non altro perché sono gli unici rimasti a Formello, hanno diverse chance di essere i titolari contro i friulani. Su loro due il tecnico potrà lavorare in modo quasi esclusivo da qui fino alla ripresa del campionato. La strada per rivedere la Lazio dell'anno scorso è tutta in salita, ma l'attenzione e la grinta mostrata ieri da Pioli in allenamento può essere la medicina giusta. Proprio quello che serve.