Lazio, Parolo: «Se restiamo umili possiamo arrivare molto lontani»

Lazio, Parolo: «Se restiamo umili possiamo arrivare molto lontani»
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Mercoledì 7 Ottobre 2015, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 17:34

«Ci troviamo in una buona posizione di classifica e, secondo me, possiamo solo migliorare. Possiamo lottare fino alla fine per le posizioni di vertice in campionato ma tutto deve partire dallo spirito messo in campo nelle ultime partite dove non abbiamo mai mollato lottando su tutti i palloni». È l'analisi del momento della Lazio del centrocampista Marco Parolo durante la conferenza stampa a Coverciano dove è in ritiro con la Nazionale in vista del match di sabato a Baku contro l'Azerbaijan. La chiave della stagione biancoceleste, ora terza, la sconfitta per 5-0 col Napoli al San Paolo. «C'è stata la presa di coscienza: se non tornavamo a correre per il compagno non saremmo andati da nessuna parte; questa lezione l'abbiamo imparata -prosegue Parolo-. Se si guarda il Napoli tutti corrono per il proprio compagno per dimostrare la propria forza, noi invece ci siamo forse un pò cullati della posizione dello scorso anno e quella sberla ci è servita per ritrovare l'umiltà e la cattiveria dello scorso anno. Adesso il ritorno di Djordjevic e Biglia ci hanno dato certezze permettendoci di giocare in un certo modo. Le qualità ce le abbiamo e le stiamo mettendo in mostra». «All'inizio è stata complicata per i tanti infortuni, c'è stata una certa difficoltà ad allenarci tutti assieme, nel momento in cui sono rientrati molti giocatori importanti abbiamo ritrovato la compattezza con la possibilità di turnover, questo ci ha permesso di riprendere il discorso abbandonato l'anno scorso», conclude il centrocampista biancoceleste.

«Con la partenza di Lorenzo viene a mancare il giocatore che in Serie A sta facendo la differenza ma ce ne sono anche altri che hanno le carte in regola per fare la differenza scardinando la difesa azera, la cosa bella è non dipendere da un solo giocatore ma
avere più alternative». È il commento di Marco Parolo al forfait per la sfida di qualificazione a Euro 2016 contro l'Azerbaijan di Insigne che ha laciato il ritiro di Coverciano a causa dell'infortunio al ginocchio destro.

«Chiunque viene in Nazionale lo fa con lo spirito di restarci, se uno non resta è perché ha avuto qualche fastidio fisico che gli impedisce di restare -prosegue il centrocampista della Lazio-. C'è bisogno di un rapporto di sincerità nei confronti del club e della Nazionale. È un peccato perché Lorenzo stava facendo bene, speriamo possa tornare quanto prima».

«Le pressioni dei club? Alla fine conta quello che vuole il giocatore il quale con la maglia della Nazionale vuole dare il massimo; quando c'è la settimana della Nazionale si chiude il discorso club e si pensa solo all'Italia, se uno ci riesce anche fisicamente bene, altrimenti è giusto che possa tornare nel club a curarsi».

«Contro l'Azerbaigian ci stiamo preparando nei minimi dettagli, quasi fosse una finale». Lo ha detto Marco Parolo dal raduno azzurro di Coverciano dove insieme ai compagni si sta preparando per i prossimi due impegni, sabato a Baku, martedì a Roma con la Norvegia, validi per le qualificazioni agli Europei. «L'Azerbaigian non perde da quattro partite e questo le ha dato morale - ha ricordato il centrocampista della Lazio - rischia di essere una partita-trappola ma proprio perchè sappiamo della sua importanza, daremo il 110%».

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