SOLUZIONI
Maledette Nazionali, ma non solo. Troppe partite sulle gambe, troppi recuperi forzati. Pensate a Biglia, 360' in campo in 11 giorni (fra Lazio e Selecciòn) dopo un infortunio di due mesi. L'argentino, ieri all'alba, era già a Roma. Oggi verrà visitato dallo staff medico biancoceleste per la conferma della «lesione di primo grado al muscolo pettineo della coscia destra». Quindi, si avrà il quadro dei 15-20 giorni di recupero. Pioli spera di riaverlo col Milan, ma oggi la data del 1 novembre sembra un miraggio. Con questa moria, il tecnico prega in anticipo tutti i santi. Parolo era il suo tuttocampista, utilizzato già 900 minuti in 10 presenze. Non solo: era l'unico con cui poter sopperire all'assenza di Lucas in regia. Da oggi Pioli dovrà inventarsi la mediana, con Cataldi e Onazi, impegnati ancora con le Nazionali. Con la Serbia, Milinkovic-Savic, sinora utilizzato alla Lazio come trequartista. Probabile l'arretramento di Mauri in mediana, potrebbe però scoccare l'ora di Morrison, testato per tutto il ritiro nel ruolo di playmaker eppure da inizio stagione ai margini del progetto biancoceleste.
PROBLEMI
Un nuovo trasloco all'orizzonte. La Lazio aveva ovviato all'involuzione di Radu con uno strepitoso Lulic terzino sinistro. Adesso anche Senad rischia di tornare a centrocampo. A destra Pioli incrocia le dita per Basta, rimasto a casa con una spalla lussata: «Spero di farcela già contro il Sassuolo», bisbigliava ieri il serbo. Addirittura il più impiegato della Lazio, con 916' distribuiti in 11 apparizioni. Parolo lo ha superato con i 90' con l'Italia ed ecco i risultati: la Lazio sale a 10 giocatori infortunati in quest'avvio di stagione, al secondo posto solo dietro al Torino (11), al pari di Roma e Inter. Una media scudetto.