Lazio, la difesa corazzata è il vero segreto della squadra di Pioli

Lazio, la difesa corazzata è il vero segreto della squadra di Pioli
di Daniele Magliocchetti
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Lunedì 30 Marzo 2015, 05:49 - Ultimo aggiornamento: 12:41
Organizzarsi per saper attaccare nel calcio moderno non è facile, ma riuscire a mantenere la filosofia, incrementando l'efficacia sotto porta e in più incassando sempre meno gol, alla fine fa la differenza. E' uno dei segreti della sorprendente Lazio di Pioli. Uno dei motivi per cui i biancocelesti stanno volando in classifica. Un gruppo in continua crescita che, partita dopo partita, sta diventando non solo una squadra divertente, ma anche molto solida. Un connubio difficile da trovare nel campionato italiano. Solo la Juve, prima in classifica, arriva a tanto e per questo può permettersi di avere il miglior attacco e la miglior difesa del torneo. La Lazio di Felipe Anderson e de Vrij, però, è subito dietro, avendo il secondo miglior reparto offensivo e il terzo difensivo.



IL CALCIO TOTALE

Sin dai primi giorni di ritiro, Pioli ha spiegato ai suoi giocatori, che il divario con le altre squadre si crea con il gioco e l'organizzazione. Ma per riuscire in questo intento tutti, e proprio tutti, devono fare la propria parte sia in attacco, sia in difesa. «Da voi pretendo solo che attacchiate e difendiate tutti insieme, se riuscirete a farlo, allora faremo ricredere tanti», il leitmotiv di Pioli. Ognuno deve coprire la propria zona, ma soprattutto bisogna essere compatti e aiutarsi l'un l'altro. Per questo non è fantascienza se dopo un dribbling mozzafiato o un guizzo dei suoi, si nota Felipe Anderson che corre a va a posizionarsi davanti a circa dieci metri da Basta o da Radu, a seconda della fascia di competenza, per partecipare alla fase difensiva. Stessa cosa che fanno Candreva, Mauri e lo stesso Klose, per non parlare dei centrocampisti, con Biglia in primis, visto che è colui che detta i tempi tattici. Una versione riveduta e quasi corretta del vecchio e splendido calcio totale modello olandese anni settanta. Pioli da anni ne è affascinato e alla Lazio, in qualche modo, ha potuto metterlo in pratica. «Penso che il nostro segreto sia proprio il fatto che attacchiamo e difendiamo tutti insieme, non è banalità ma la realtà, non è facile soprattutto per uno come me, ma mi sto trovando a mio agio in questo sistema di gioco», svela Felipe Anderson.



IL BUNKER

Attaccare e difendere tutti insieme va bene come idea di gioco e mentalità, ma saper fare gol è in principal modo il mestiere delle punte e dei trequartisti, mentre i difensori hanno il compito di fermare le offensive degli avversari. Nonostante la grande mano degli altri componenti della squadra, la Lazio ha trovato in de Vrij prima e Mauricio dopo due ottimi centrali difensivi. Tra i due a giganteggiare e a fare la differenza è l'olandese che cresce in sicurezza di gara in gara. Non a caso nell'ultimo mondiale è stato eletto il miglior centrale della competizione iridata e in serie A sta confermando tutta la sua forza. Con Mauricio, arrivato da meno di due mesi, il feeling è perfetto. I due dialogano spesso in campo, un mix tra l'italiano e l'inglese, e il tandem sta funzionando a meraviglia. Non è un caso che nelle ultime sei partite la Lazio abbia incassato solo una rete.



LE CORREZIONI

Oltre al tandem centrale, ci sono pure i due terzini Basta e Radu e Marchetti in porta che ha un'imbattibilità di 424 minuti. Dai due cursori Pioli vuole che avanzino spesso e che insieme a de Vrij e Mauricio tengano la linea di difesa molto alta. Entrambi i terzini all'inizio stentavano un po', ma alla fine si sono adeguati e cresciuti insieme alla squadra, soprattutto grazie alle perfette diagonali del serbo, spesso precise e puntuali. L'ultima grande variazione è stata sulle palle inattive. Un tallone d'Achille per il reparto difensivo biancoceleste almeno fino a una decina di partite fa. Anche in questo Pioli è stato caparbio, dedicando ore e ore in allenamento, fino a correggere quasi completamente il difetto. Il vero allarme per la difesa restano i cartellini gialli. Per lo sprint finale potrebbero fare la differenza e la Lazio, a cominciare dalla prossima sfida con il Cagliari, dovrà fare attenzione, visto che tutta la difesa, tranne Marchetti, è interamente diffidata.