PESSIMA GESTIONE
La Lazio perde e l'escluso Cataldi ride, la Lazio pareggia e Candreva risponde: «Come si esce da questo momento? Chiedetelo a Pioli. Lui ci prepara e noi traduciamo in campo con le prestazioni ciò che dice». Esce allo scoperto chi rema contro il tecnico. Ufficialmente Lotito è con Pioli, non vuole dar alibi alla squadra. Eppure il mister è il primo sul patibolo. E pensare che il tecnico col Palermo aveva solo tramutato in campo le idee (vedi Milinkovic mezzala e qualche big fuori) esposte dal diesse la settimana prima in un pranzo post-derby. Adesso l'allenatore deve guardarsi le spalle da tutti e finisce lui in analisi. E' messo e si mette in discussione, difficile così essere lo stesso motivatore del terzo posto dei miracoli: «Cosa ci manca rispetto all'anno scorso? Tutto», tuona Candreva. Lo riprende Parolo: «Con gli individualismi non si va da nessuna parte». Antonio entra al 58' col Palermo e urla a Biglia che batte la punizione: «Ao, damme sta palla», il labiale che da ieri gira sul web. E che spiega gli «atteggiamenti da primadonna» di cui si lamentano i compagni. All'origine di quella fascia, strappatagli dal braccio in estate. A Shanghai il crestino impertinente sembrava quello di Keita, ora in silenzio il più “fedele” a Pioli. Tradito invece, proprio alla vigilia della Supercoppa, dalle parole del suo capitano Biglia: «Non so se resterò». E' rimasto alla fine, Lucas, ma gli erano stati promessi compagni “degni” per centrare la Champions, mica i baby già acquisiti Hoedt, Patric, Milinkovic e Kishna. Una volta già perso il preliminare, spunta Matri per aiutare i “sempreinfortunati” o stitici - fate voi - Djordjevic e Klose. Da allora, con de Vrij ai box, piovono gol solo nella porta della Lazio. E, col Palermo s'è capito, non è certo colpa di Marchetti, adesso vicino al rinnovo (sino al 2019) con eccessivo ritardo della società. In estate era meglio far firmare un quinquennale a Radu, piuttosto che pensare al portiere o a Lulic (richiesta di 1,3 milioni), ora costretto a fare il terzino al posto di un involuto Stefan. Esigenze di spogliatoio, come quella di riportare il “fantasma” Mauri per rimettere in riga la squadra: «Stefano rientrerà prima di Natale», assicura lo staff medico. Tornerà sotto l'albero con in dono tanta nuova fratellanza? I regali, li faccia Lotito nel prossimo mercato. In uscita per chi non vuole più restare, ma soprattutto in entrata. Meglio tardi che mai.