Lazio, una casa per sognare. Da Sassuolo al derby i biancocelesti giocheranno 4 volte nel fortino-Olimpico

Lazio, una casa per sognare. Da Sassuolo al derby i biancocelesti giocheranno 4 volte nel fortino-Olimpico
di Alberto Abbate
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Mercoledì 7 Ottobre 2015, 05:42 - Ultimo aggiornamento: 15:36
Da Sassuolo sino al derby, il salto può davvero essere lungo in classifica. Pioli benedice questa sosta al terzo posto, alla prossima però potrebbe addirittura alzare l'asticella. Tre partite su cinque di campionato in casa, l'Olimpico biancoceleste sinora è un fortino inespugnabile: col 2-0 dell'ultima giornata al Frosinone arriva il quarto successo di fila in casa (il sesto, considerando l'Europa contro Leverkusen e Saint-Etienne), solo il Bayern così in tutta Europa. Allora guai a non pensare positivo, gli avversari più ostici d'altronde sbarcheranno a Roma: il Torino il 25 ottobre e il Milan l'1 novembre, prima della stracittadina dell'8 e un nuovo pit stop per le Nazionali. Tremino tutti, nemici giallorossi compresi: la Lazio ha subìto una sola rete fra le mura amiche. La difesa dunque, vera spina della rosa, non traballa più di tanto all'Olimpico. Piuttosto dovrà invertire la rotta in trasferta, cancellare i 10 gol incassati. Si presenterà immediatamente, al rientro, la prova verità: domenica 18, a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Ma anche qui Pioli fiuta una nota positiva: il possibile rientro di de Vrij (fuori dal 6 settembre) dall'infermeria. Con l'olandese lì dietro sarà tutta un'altra storia, anche il predecessore Reja è avvisato: a Bergamo, il 28 ottobre contro l'Atalanta, Stefan ci sarà senz'altro.
ABISSO NORVEGESE
Un ostacolo “glaciale” nella corsa alla vetta della Serie A. Appena tre giorni prima della sfida al Toro di Ventura, la Lazio dovrà vedersela all'Olimpico col Rosenborg (il 22 ottobre) in Europa League. E non finisce qui. I campioni di Norvegia daranno soprattutto fastidio ai piani di gloria biancocelesti a tre giorni dal derby: il 5 novembre si volerà a Rosenborg per la sfida di ritorno del Girone G. Si giocherà alle 21.05, al gelo, e il viaggio sarà interminabile: 4800 chilometri fra andata e ritorno. Ci sarebbe poco da stupirsi se dovessero alzarsi nuove polemiche, come l'anno scorso, con la società pronta a chiedere lo spostamento del big match con la Roma al lunedì. Nel prossimo mese la Lazio sarà tra l'altro la squadra italiana a percorrere più chilometri - 6408, per l'esattezza - per sette partite in 21 giorni. Identico rapporto temporale del primo tour de force già superato. Eppure c'è una bella differenza rispetto a un anno fa, quando la Lazio poteva concentrarsi solo sul campionato.
PRIMO BILANCIO
Nonostante le debacle di Napoli e Chievo, il bilancio d'avvio stagione è comunque decisamente positivo: 4 vittorie, un pari e due (seppur sonore) sconfitte. La squadra di Pioli viaggia a una media di 2,28 punti a partita, segnando 12 gol e subendone 9 (5 dei quali in un solo match). Se dovesse continuare a questi ritmi, la Lazio potrebbe addirittura raggiungere il primo posto in classifica. Ma per mantenere un'andatura così alta, Pioli ha spremuto al massimo i giocatori a sua disposizione, utilizzando il turnover col contagocce. La sosta lo aiuterà dunque a recuperare energie importanti, ma anche uomini dall'infermeria: riecco finalmente Klose in attacco, s'era fermato all'andata dei preliminari con il Leverkusen. Oggi è atteso già in campo, sarà l'arma in più lì davanti. Dove la Lazio ha comunque già mandato a segno ben 10 giocatori. All'appuntamento col gol manca ancora Candreva, fermo dal 16 settembre, ma ora già in rodaggio con l'Italia per il rientro sulla fascia.
DITA INCROCIATE
Pioli incrocia le dita per i Nazionali. Per fortuna niente Serbia per Basta, l'uomo più impiegato dal mister (916 minuti distribuiti su 11 presenze). Al secondo posto Parolo (10 volte per un totale di 900 minuti), che adesso si coccolerà Conte. La Lazio è in ansia anche per Felipe Anderson (utilizzato 802 minuti in 12 presenze) con l'Olimpica di Dunga, ma sopratutto per Biglia, in campo tre partite consecutive dopo esser rimasto fuori un mese. Lucas farà gli straordinari con la Selecciòn: «Mi sento benissimo», giura. Ma tornerà a Formello soltanto tre giorni prima della sfida col Sassuolo. Nella rinascita biancoceleste c'è la luce dell'argentino. Per l'ascensione sulla cima della Serie A impossibile prescindere dalla sua regia in sette puntate.