Lazio-Roma, le due facce del tridente:
Klose, Anderson e Candreva per 31 gol,
Totti, Iturbe e Ibarbo si fermano a 8 reti

Lazio-Roma, le due facce del tridente: Klose, Anderson e Candreva per 31 gol, Totti, Iturbe e Ibarbo si fermano a 8 reti
di Stefano Carina e Daniele Magliocchetti
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Domenica 24 Maggio 2015, 06:27 - Ultimo aggiornamento: 12:03

Il tridente in biancoceleste. Gli specialisti del gol. Più che un tridente d'attacco, come nella maggior parte delle squadre, la Lazio può vantare un quintetto d'attacco: Klose, il leader con 12 reti, Felipe Anderson (10 gol) e un trio di trequartisti come Mauri, Candreva e Parolo, tutti a quota 9 gol. Interpreti di un assetto che non sbaglia un colpo. Principale punto di forza della Lazio, formazione organizzata che tramite il gioco riesce ogni volta ad arrivare davanti alla porta con quattro o cinque giocatori. Difesa alta, schieramento compatto, aggressivo, attaccando con più gente possibile. Un modo di esprimersi rischioso, ma che in questa stagione ha fatto uno straordinario salto di qualità, dando un grosso incremento di gol alla squadra. Non a caso, la Lazio è l'unica squadra, in serie A, ad avere ben cinque marcatori nei primi quindici posti della classifica dei bomber.

I PRINCIPALI INTERPRETI
La punta di diamante dell'attacco laziale è formata da un incredibile terzetto, fatto di forza, esperienza, fantasia e tecnica: Klose, Felipe Anderson e Candreva, trentuno gol in totale in campionato. Ovvero, un bomber esperto e micidiale come il tedesco, con ai lati due ali veloci, dal dribbling secco e il vizietto degli assist. Il brasiliano e l'azzurro sono tra i primi cinque in classifica per i passaggi decisivi: ben 12 per Candreva, 9 per Felipe. E con numeri del genere è difficile non fare bene. Pioli, almeno rispetto ai suoi predecessori, l'ha capito sin da quando è approdato a Formello, per questo ha fatto di tutto per recuperare l'ex talento del Santos, vero perno delle manovre offensive laziali, mettendolo più possibile a proprio agio e dargli più fiducia di quanto avesse avuto in passato. Una volta terminato il compito, considerate le garanzie Klose e Candreva, non doveva far altro che aspettare che l'ingranaggio si mettesse in funzione e desse i frutti sperati. C'è voluto del tempo, anche perché all'inizio giocava Djordjevic e non Klose, ma alla fine tutto si è sistemato.

LE SCELTE
Contro la Roma Pioli è tentato di ripetersi e schierare tutti e cinque i suoi assi. L'unico dubbio riguarda Klose, che ha giocato le ultime due gare intere e non appare brillante. In vantaggio c'è Djordjevic che giocò da titolare nel derby di gennaio e che, comunque, nonostante il lungo infortunio, in campionato ha segnato 7 reti, ed è il sesto marcatore della Lazio. Per il resto ci sono buone notizie per de Vrij e Gentiletti, ma anche per Biglia che ieri si è allenato in gruppo e potrebbe recuperare clamorosamente. Fatta eccezione per Radu, Pioli potrebbe presentarsi con la migliore formazione.

Il tridente in giallorosso.Ventidue tridenti in 46 gare stagionali disputate con un attacco a tre punte (vanno depennate dalla lista delle 48 partite complessive sia Bayern-Roma che Roma-Atalanta dove Garcia optò per il 4-4-2 e il 4-2-3-1), valgono ai giallorossi appena il settimo attacco della serie A: 51 gol in 36 incontri (0,7 di media). Di questi, 27 sono stati segnati dagli attaccanti (nessuno in doppia cifra) ma appena 19 dal trio schierato titolare in partenza dal tecnico francese. Numeri che nascondono ulteriori paradossi: Florenzi, ad esempio, ha all'attivo 5 reti in campionato, ma appena due ne ha segnate giocando attaccante (Cagliari e Verona). L'ultimo tridente, in ordine di tempo, è stato varato contro l'Udinese: Ibarbo-Totti-Iturbe ed è quello che al momento ha più possibilità di essere schierato anche domani. Sia che giochi Iturbe (favorito) o Ljajic, sarà comunque l'ennesimo tridente atipico stagionale: senza attaccanti di riferimento, abile nelle ripartenze e nell'uno contro uno sulle fasce ma con poca incisività in zona-gol. È comunque questa l'idea del tecnico francese per arginare il tandem Anderson-Candreva: provare a ripartire sulle corsie esterne per obbligare i due laziali a ripiegare.

SPUNTATI
Andando a rileggere i dati della stagione romanista, il trio più prolifico quest'anno è quello composto da Totti, Ljajic e Gervinho dall'inizio: sceso in campo otto volte, ha messo a segno sette reti. Degli altri ventuno tridenti schierati in avvio da Garcia, solamente un altro (Iturbe-Totti-Gervinho) supera i tre gol all'attivo: cinque in altrettante gare (tre con il Cska all'Olimpico, due a Torino con la Juventus, a secco con Fiorentina, Chievo e Bayern dove l'ivoriano va sì a segno ma quando Totti è già stato sostituito all'intervallo). Appare dunque evidente che nonostante la flessione avuta dal capitano giallorosso, i tridenti più prolifici della Roma sono quelli con Totti in campo.

SENZA IL CAPITANO
Gli altri schierati da Garcia segnano invece col contagocce: zero gol per Florenzi, Destro e Ljajic; per Florenzi, Destro e Iturbe; per Florenzi, Gervinho e Ljajic; per Florenzi, Totti e Ljajic; per Florenzi, Iturbe e Ljajic; per Florenzi, Totti e Gervinho; per Iturbe, Totti e Ljajic, per Iturbe, Totti e Florenzi, per Gervinho, Doumbia e Ljajic, per Iturbe, Ibarbo e Ljajic; per Ibarbo, Totti e Gervinho e per Ibarbo, Totti e Iturbe; appena una rete per Iturbe, Totti e Destro, e per Iturbe, Destro e Gervinho; due gol per Florenzi, Destro e Gervinho, per Ljajic, Destro e Iturbe e per Ibarbo, Doumbia e Gervinho; tre (col Chievo) per il trio Totti, Destro, Ljajic. Singolare che entrambe le volte nelle quali il giovane Verde è stato impiegato titolare, uno dei tre attaccanti ha poi segnato: Ljajic a Cagliari e Gervinho col Feyenoord. Immaginarlo però in campo dall'inizio domani, appare una chimera.