Lulic, il ritorno dell'eroe di coppa
«Critiche? Conta solo ciò che dice Reja»

Lulic, il ritorno dell'eroe di coppa «Critiche? Conta solo ciò che dice Reja»
di Alessandro Angeloni
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Lunedì 17 Marzo 2014, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 10:03

L’eroe del 26 maggio, Senad Lulic, molto arrabbiato. Tanti hanno osato pensare che, dopo quella zampata a Lobont e a tutta la Roma, si sia dedicato alla gestione del godimento. Le prestazioni della stagione non sono state all’altezza e, secondo alcuni, il bosniaco già pensa al dopo Lazio. Ed ecco perché il gol di Cagliari (il terzo in campionato), ma soprattutto la prestazione, lo spingono alla rivalsa. «Il mio allenatore non mi dice che non faccio ciò che chiede, quindi i miei alti e bassi li vedete solo voi. Conta quello che mi dice il tecnico». Il nome di Reja sovrano, giustamente.

BOMBER DA SANT'ELIA

Lulic con la maglia della Lazio ha segnato sette reti in campionato e due nelle coppe. Il primo anno quattro: a Bologna e a Cagliari, più con Udinese e Cesena all’Olimpico; nel secondo anno una sola rete, in casa con il Pescara (più quella nel derby con la Roma in Coppa Italia e con il Fenerbahce in Europa League); il terzo anno, cioè questo, ha realizzato tre reti, con il Chievo e con il Catania all’Olimpico e ieri a Cagliari. È tornato a segnare in trasferta dopo più di due anni: l'ultimo proprio qui al Sant’Elia, il 30 ottobre del 2011.

IL FUTURO È ADESSO

Senad, a Cagliari, è stato schierato come esterno del tridente. È partito a sinistra, si è spostato a destra, facendo tutto bene. Ha segnato dopo 19 minuti. Diciannove, come il numero della sua maglia. «Una rete importante per la squadra, non per me. Io cerco sempre di fare il mio, a volte riesce, altre un po’ meno», precisa a muso duro il terzino-ala della Lazio. Che però, quando gli viene chiesto conto del suo futuro, si chiude come un difensore arcigno. E concede la classica risposta che, il dibattito, lo apre e di certo non lo archivia. «Sono un giocatore della Lazio e continuerò a fare il mio. Ho un contratto (fino al 2017 con stipendio basso, ndi), a fine campionato vedremo». Meglio, forse, di chi giura fedeltà e poi scappa nella notte al primo contatto di una big. Lui di grandi squadre alle spalle ne ha: su tutte la Juventus, poi il Milan, qualche big tedesca. Lui vorrebbe cercare fortuna altrove, Lotito non lo tratterrà, purché si presenti con un club in grado di versare 15/18 milioni. Considerando che la Lazio ha pagato Senad poco più di tre milioni, una sua partenza a quelle cifre accontenterebbe tutti. Un po’ meno i tifosi, legati al loro eroe.

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