Marchisio: «Il mio futuro? Non c'è fretta
ne parleremo con il club

Marchisio: «Il mio futuro? Non c'è fretta ne parleremo con il club
di Ugo Trani
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Mercoledì 10 Giugno 2015, 16:54 - Ultimo aggiornamento: 16:56
Coverciano. La Nazionale e la Juve. Mai così vicine per Marchisio, ormai simbolo azzurro e leader bianconero. Giocatore completo, e quindi indispensabile, sia per Conte che per Allegri. Mezzala, presto regista, e all'occorrenza centrocampista esterno o trequartista. Per capirsi, universale. «Da quando ho cominciato c'è stato sempre il paragone con Tardelli e ne sono contento. Le presenze contano poco, però, se non si vince qualcosa».
DAL 3-5-2 AL 4-3-3
«Conte lo faceva già alla Juve, e tramite i video si cerca di approfondire i nostri allenamenti. A centrocampo in quattro? Io preferisco stare in campo e giocare, cercando di dare il mio contributo. Preferisco comunque fare da mezzala. De Rossi può dare qualcosa di più in copertura, ma stiamo provando vari moduli perchè tutti si adeguano bene ai cambi di schema. Abbiamo fatto tre competizioni con Prandelli in cui avevamo iniziato bene. Ora cercheremo di prepararci al meglio per l'Europeo. Con la crescita di qualche giovane speriamo di arrivare con una rosa competitiva. L'anno scorso al Mondiale partimmo bene ma poi finimmo male. Ce lo mettiamo alle spalle e guardiamo avanti. Spero non capiti più. Balotelli? Spero si riprenda e che ritrovi un ruolo importante. Sono contento comunque che El Shaarawy ci possa dare una mano e ci faccia fare un salto di qualità in un reparto in cui abbiamo avuto qualche mancanza"
SCOMMESSOPOLI E FIFAGATE
«Non leggiamo certe cose che riguardano Conte, il gruppo non ci pensa. . Anche all'estero comunque tornado alle vicende extra calcio succedono comunque cose che non fanno bene al nostro mondo. I cambiamenti dovranno esserci per l'immagine dello sport mondiale. Lo scandalo Fifa? Ognuno ha il suo ruolo e noi dobbiamo pensare a giocare."
CHAMPIONS E FUTURO
«Ora cerchiamo di pensare alla Nazionale. Incontreremo una squadra con grande qualità e forza fisica. Anche se è una gara a porte chiuse sarà difficile. Io ho avuto un piccolo stiramento dell'obliquo, ma non ci sono problemi. Mi preoccupano di più le voci sul futuro di Tevez e Pirlo. Possono dare ancora tantissimo. Mi auguro che l'anno prossimo siano sempre con noi. "Khedira è un'ottima operazione: ha vinto tutto e ci darà una gran mano. Ma la Juve ha preso giocatori anche giovani. Le novità di Milan e Inter spero che possano far crescere il campionato italiano. Ogni anno ci si chiede chissà cosa farà la Juve? Noi abbiamo fatto un percorso di crescita importante, il prossimo anno sarà più dura ripetersi, anche in campionato. La medaglia l'ho tolta anche io, per il rammarico. Sono contento che Morata non la volesse tenere per il rammarico, sono contento che voglia restare. La medaglia l'ho portata a casa ma spero poi di metterci quella d'oro. Arrivare di nuovo in finale sarà difficile. Non è un percorso irripetibile, anche se poi quando superi gli ottavi incontri poi squadre fortissime e non è semplice. Per noi, arrivare fin lì, deve essere un punto di partenza. Dobbiamo arrivare tra le prime sei-otto d'Europa ogni anno».
CONTE E ALLEGRI
«Allegri si è calato bene nella sua parte, ma se siamo arrivati dove siamo arrivati è merito anche di Conte. Allegri ha creduto sempre e lo ha fatto credere alla squadra che potevamo stare con le grandi d'Europa. Vincere poi aiuta a vincere. Non è che Conte non ci credeva, ma erano situazioni diverse. Dopo tre anni magari possono scendere anche le ambizioni. Se Allegri rinnova se lo merita. E' importante per la Juve. Per il mio contratto. Incontrerò i dirigenti e parlerò tranquillamente».
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