Perea rientra da Perugia, «Lazio fidati»,
su Bergessio Lotito prende tempo

Perea rientra da Perugia, «Lazio fidati», su Bergessio Lotito prende tempo
di Daniele Magliocchetti
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Sabato 31 Gennaio 2015, 05:56 - Ultimo aggiornamento: 10:40
Rischio grosso o calcolato? Con Bergessio in mano e in attesa che la Lazio sciolga le riserve e decida solo all'ultimo giorno utile se prendere o meno l'attaccante, a Formello irrompe di nuovo il giovane Brayan Perea, El Coco. Il colombiano, tornato dal prestito al Perugia e che Pioli sta rivalutando in questi giorni, mostra ottimismo e chiede fiducia. «So quello che so fare, sono pronto e non vedo l'ora di avere un'occasione, il tecnico mi ha detto che punterà anche su di me», le parole del biancoceleste che, in questo momento, dopo Klose e il rigenerato Keita, centravanti a San Siro, è il terzo attaccante della Lazio. I tifosi aspettano fino all'ultimo giorno e in realtà sperano nell'arrivo di un nuovo giocatore per il reparto offensivo, ma Tare e lo stesso Pioli, dopo vari ragionamenti, alla fine potrebbero davvero decidere di restare così e andare avanti fino al termine della stagione, aspettando il rientro degli infortunati, tra cui quello di Djordjevic per la fine di aprile.



SULLE ORME DI FELIPE

Il rientro di Perea e il fatto che la Lazio ci punti molto come unico rinforzo in attacco per dare una mano a Klose e Keita, fa molto discutere i tifosi. C'è chi è d'accordo e si fida di Pioli, chi invece la vede come l'ennesima mossa sbagliata e assai rischiosa. L'anno scorso il colombiano fece bene in alcune partite, soprattutto in Europa League, mentre in altre lasciò un po' a desiderare. Alla fine concluse la stagione con 27 presenze, 5 reti e 5 assist. Per un attaccante di vent'anni non è facile imporsi alla prima esperienza in serie A, soprattutto se la squadra non va bene e se l'allenatore, prima Petkovic poi Reja, non fa nulla per farti crescere, anzi in alcune circostanze, seppur involontariamente, ti affossa, come è avvenuto, ad esempio, per Felipe Anderson. Adesso, ad un anno di distanza, l'atmosfera è completamente diversa, c'è un tecnico che lavora a trecentosessanta gradi, ha un'idea ben precisa e punta sui giovani. I risultati sono stati strabilianti con l'ex giocatore del Santos e chissà che non succeda qualcosa di simile pure con Perea. «Rispetto all'anno scorso si respira un'aria nuova – sottolinea il Coco a Lazio Style -, anche perché avvertire la fiducia dell'allenatore cambia tutto. Le mie caratteristiche si adattano allo stile di gioco: tanta corsa e pressing costante».



LA BENEDIZIONE DEL PRESIDENTE

A dar man forte alla scelta su Perea c'è il presidente Lotito che ieri ha ribadito la sua posizione sul giovane attaccante e sul mercato. «Se prendo una punta? Abbiamo Klose, Keita e riportato Perea – replica il patron – e poi Djordjevic rientra tra due mesi, mica tra due anni. Vedrete che la Lazio potrà confrontarsi con tutti, come è riuscita a fare fino adesso». Sul mercato dice un'innocente bugia su Bergessio, sostenendo di non averlo “mai trattato”, peccato che il suo procuratore è stato a Roma e ha trovato un'intesa di massima con i biancocelesti. Poi la Lazio, assicuratasi il sì del giocatore e della Sampdoria, ha deciso di stoppare ogni discorso e aspettare l'ultimo giorno. «Vedremo lunedì, se ci sarà un'occasione la coglieremo al volo», la promessa di Lotito che intanto per il futuro studia André Pierre Gignac, attaccante del Marsiglia in scadenza di contratto.