De Sanctis: «Ora artefici del nostro destino,
non dobbiamo aspettare che perda la Lazio»

De Sanctis: «Ora artefici del nostro destino, non dobbiamo aspettare che perda la Lazio»
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Mercoledì 6 Maggio 2015, 20:22 - Ultimo aggiornamento: 20:35
«Favoriti dal calendario nella corsa alla Champions League rispetto alla Lazio? È vero che magari loro hanno degli avversari impegnativi, ma nemmeno le nostre partite sono così semplici. E il vero vantaggio in questo momento è avere un punto in più in classifica. Siamo artefici del nostro destino. Pensiamo alla gara col Milan, che è da vincere, poi andremo avanti di partita in partita».
In vista della trasferta di sabato a San Siro, Morgan De Sanctis indica alla Roma la strada da seguire nell'ultimo scorcio di stagione, decisivo per definire chi finirà alla spalle della Juventus.

I vantaggi del secondo posto. Il portiere giallorosso, a margine di un evento organizzato da un suo sponsor, sottolinea soprattutto l'importanza di essere tornati a non dipendere da nessuno: «Fino alla settimana scorsa dovevamo aspettare che le altre perdessero dei punti, adesso siamo tornati ad essere artefici del nostro destino quindi la concentrazione deve essere sul Milan. Non dobbiamo partire pensando che sia una squadra che non ha qualità e che per questo non ci metterà per niente in difficoltà. Non sarà così, ma noi dobbiamo portare a casa il risultato a tutti i costi, è questo quello che conta».

La Tattica. De Sanctis, poi, ammette il cambio di rotta deciso dal tecnico Rudi Garcia: «È vero, tatticamente stiamo facendo delle partite più accorte, però non è soltanto un discorso tattico ma anche di impostazione della partita, di mentalità giusta. Adesso facciamo una corsa all'indietro in più rispetto a prima quando esprimevamo un gioco più offensivo, con più possesso palla nella metà campo avversaria. Questa cosa è cambiata, abbiamo dovuto fare di necessità virtù - riconosce l'estremo difensore -. Abbiamo trovato una strada che nelle ultime due partite ha prodotto dei risultati ottimi. Ora mancano quattro gare e cercheremo di continuare ad ottenere dei risultati positivi sia se ci sarà bisogno di fare partite arrembanti sia se ci sarà bisogno di fare partite difensive».

Presente e futuro del capitano. Da capire anche se a San Siro tornerà Totti dal primo minuto. «Francesco è consapevole, come lo siamo tutti, che il secondo posto è importantissimo per la società, per la squadra, per i tifosi, anche se magari questi ultimi si sarebbero aspettati qualcosa in più da questa stagione. Arrivare secondi vuol dire iniziare la prossima stagione in un certo modo (ovvero senza preliminari di Champions, ndr) e dare dei mezzi alla società per fare dei miglioramenti (sul mercato, ndr) e un certo tipo di programma estivo» aggiunge il portiere, prima di fare una considerazione sul futuro di Totti: «La capacità di un giocatore deve essere quella di capire quando è il momento giusto per finire, e per finire in maniera dignitosa, magari sublime se ti è permesso. Rimango convinto che sarà in grado di fare la scelta migliore per sè stesso, per la Roma, e per tutti quelli che lo hanno amato e apprezzato. E poi stiamo sempre parlando di un contratto che scade nel 2016, quindi c'è tutto il tempo per scegliere bene nell'interesse di tutti».

Il punto da Trigoria Tempi ravvicinati per la sfida con il Milan in programma sabato alle 20,45. Dall'allenamento di questa mattina a Trigoria le prime indicazioni sui rientranti, con Doumbia che ha svolto prima fisioterapia e poi lavoro differenziato in campo, come del resto Keita, alle prese con i postumi d una distorsione ad un ginocchio. Più complesso capire la situazione di Ljajic ha svolto palestra e fisioterapia dopo il ritorno dal suo viaggio in Germania per una visita specialistica, con le condizioni della sua schiena che a questo punto aprono un piccolo giallo.

Nel frattempo già è tempo di strategie di mercato, con la trattativa con il Cagliari per il riscatto di Nainggolan ferma alla distanza tra la società giallorossa, che offre 9 milioni, e quella del Cagliari, che chiede 15 milioni. Nell'affare si inserisce anche l'eventualità di un mancato riscatto per Astori.