Inzaghi dribbla l'esonero: «Milan nel cuore,
sento l'affetto del club, a giugno si vedrà»

Inzaghi dribbla l'esonero: «Milan nel cuore, sento l'affetto del club, a giugno si vedrà»
di Salvatore Riggio
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Venerdì 6 Marzo 2015, 13:40 - Ultimo aggiornamento: 14:05
Pippo Inzaghi si trova al bivio.



Il Milan deve vincere contro il Verona, a San Siro, per rilanciarsi ed evitare l'esonero del suo tecnico.



Critiche. «I risultati portano i commenti. A volte mi dispiace leggere cose come quelle di Tassotti, che è falsa. L'ho voluto io al Milan, ci confrontiamo spesso. Anche se è stata rettificata, è stata scritta. Mauro è una persona straordinaria, ho lottato un mese per farlo venire. In generale, devo essere valutato per i risultati. Il mio sogno è quello di dare ancora tanto al Milan, sento l'affetto della società. Sono bravi perché mi fanno lavorare con serenità. Poi, qualunque scelta faranno a giugno, il Milan sarà sempre nel mio cuore. Ma io vorrei rimanere qui per 20 anni».



Europa League. «L'obiettivo è quello di tornare a vincere le partite. Ne abbiamo 13 a disposizione, ci sono 39 punti a disposizione e tanti scontri diretti. Da ora in avanti bisogna fare tanti fatti».



Essere allenatore. «Fare questo mestiere è bellissimo e lo farò ancora a lungo. Vi ringrazio delle critiche e mi avete stimolato a fare meglio il mio lavoro. Si impara sempre qualcosa. Spero di non avere mai un esonero, ma tutti gli allenatori sono passati da questo. Sono convinto di far bene, i problemi della vita sono altri».



Girone di andata. «Sono successe tante cose, giocavamo un bel calcio. Dobbiamo tornare a fare quello che sapevamo fare. Però, vincendo domani, potrebbe essere un passo in avanti. Guardarsi alle spalle non ha più senso ».



Destro. «A Mattia ho detto di stare tranquillo. Quando stai due partite senza segnare, sembra che sia in crisi. A Verona, per me, ha fatto una buona partita. Poi ho in panchina un giocatore importante come Pazzini. Destro, nella Roma, toccava 20-21 palloni, come capitava a me. Al Milan 19. Menez, invece, ne toccava 42. Noi dobbiamo sfruttare al meglio le loro caratteristiche e servirli nel modo migliore».



Infortuni. «Non voglio che siano un alibi. Abbiamo una rosa all'altezza. Gli infortuni sono andati di pari passo con la nostra classifica. Abbiamo cercato di capire anche questo. Adesso abbiamo De Jong e Montolivo fuori e che vengono da situazioni particolari».



Cerci. «Alessio è un giocatore che ha una buona condizione, da quando è arrivato ha giocato 10 partite. Per me è in una buona condizione e ci può dare una grande mano. Davanti ho 5 giocatori importanti per tre posti e non è facile. Davanti abbiamo tanta qualità e va sfruttata».



Verona. «Fa un'ottima fase di non possesso e in avanti ha uno come Toni, che ha fatto molto bene. Loro giocheranno con le ripartenze appoggiandosi su di lui. Hanno fatto una bella prestazione. Ma noi dovremo concentrarci su di noi, cercando di fare un bel calcio».