Milan, Romagnoli non teme la Juventus «Dobbiamo imporre il nostro gioco. A Roma non mi sentivo parte del progetto»

Milan, Romagnoli non teme la Juventus «Dobbiamo imporre il nostro gioco. A Roma non mi sentivo parte del progetto»
di Redazione Sport
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Sabato 21 Novembre 2015, 15:03 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 10:23
«Vedo una partita da 50 e 50. Noi dobbiamo imporre il nostro gioco e dare il massimo». Il difensore del Milan, Alessio Romagnoli, sfida la Juventus a due giorni dal big match dello J-Stadium. Le due squadre sono un pò in ritardo in classifica, con i rossoneri sesti con 20 punti, i bianconeri settimi a quota 18 ma in crescita nelle ultime settimane. «Per diventare la squadra che pensiamo dobbiamo vincere più partite possibile, allungando la striscia positiva di risultati -aggiunge Romagnoli ai microfoni di Milan Channel-. Abbiamo poco tempo per preparare bene questa gara, perché molti erano in Nazionale ma questa è una partita che parla da sé e saremo pronti. I bianconeri sono forti e daranno il 100% già sabato, restano sicuramente tra i favoriti per lo scudetto. Noi vogliamo arrivare in Champions, il terzo posto è il nostro obiettivo». Il 20enne romano individua in Morata e Dybala i due avversari più pericolosi: «Secondo me sono quelli più pericolosi anche se la Juve ha tanti giocatori di qualità. Io comunque non temo nessuno».

I 25 milioni investititi dal Milan per lui caricano di responsabilità Alessio Romagnoli. «Arrivare al Milan a 20 anni con questa cifra è un bel masso da portarsi dietro, piano piano mi sono ambientato e sto cercando di dare sempre il massimo», ha spiegato il difensore, che si prepara all'esame contro la Juventus, convinto che Morata e Dybala siano gli attaccanti bianconeri «più pericolosi». «A Roma non mi sentivo parte del progetto, poi quando ti chiama una squadra come il Milan...», ha raccontato Romagnoli a Milan Channel, lusingato dai paragoni con Nesta ma consapevole che «per diventare come lui la strada è ancora molta lunga».
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